Daniele Romagnoli: "A Motegi la differenza l'ha fatta la Honda"

Daniele Romagnoli: "A Motegi la differenza l'ha fatta la Honda"
Giovanni Zamagni
"Ha prevalso l'accelerazione della RCV -commenta Daniele Romagnoli, capo tecnico di Cal Crtuchlow-. Cal è andato bene: è cresciuto molto dal 2011, e ci prova sempre" | G. Zamagni, Motegi
16 ottobre 2012

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MOTEGI – Daniele Romagnoli, capo tecnico di Cal Crtuchlow, commenta per Moto.it il GP del Giappone.
Intanto Daniele, cosa è successo a Cal?
«Semplicemente abbiamo finito la benzina. La realtà è che non si può avere un consumo migliore di quello di Motegi, a meno che il pilota non vada più piano. Ma non era il caso, visto che si stava difendendo da Bautista e stava spingendo al massimo. Così è aumentato un po’ il consumo di benzina e anche l’abbassamento della temperatura ha richiesto più carburante: se sei da solo puoi limitare il consumo, ma nella situazione di domenica non c’era nulla da fare. Siamo andati al limite del consumo di benzina che può fare la nostra moto».


Parliamo della stagione di Crutchlow.
«Sicuramente sta facendo bene. Abbiamo subito iniziato forte già a Valencia 2011: con la 1000 si è subito trovato bene, è una moto che si adegua meglio al suo stile di guida, più SBK, “stop and go”, e devi essere un pochino meno preciso come traiettoria. Poi anche nei test invernali siamo sempre stati nella zona alta della

Tante prime fila, ma, fino adesso, un solo podio

classifica e siamo andati avanti così: una bella gara in Qatar e a Jerez. Tante prime fila, ma, fino adesso, un solo podio, ma è andata piuttosto bene, con un momento difficile a Silverstone: la caduta ha compromesso anche le gare successive. Ed era anche un periodo delicato per il suo futuro: l’ha chiarita e ha fatto un bel podio a Misano. Si può quindi parlare di buona stagione».


Ha margine di miglioramento?
«Dall’anno scorso ha fatto un passo in avanti enorme, non solo come prestazione, ma anche come costanza di rendimento. Nel 2011 faceva tanti errori, anche in prova: faceva due giri forte, poi rallentava, non riusciva a tenere costantemente un buon passo gara. Quest’anno è migliorato molto sotto questo aspetto e anche nello stile di guida, molto più pulito: nella passata stagione era molto aggressivo sia in frenata sia in accelerazione, scomponeva molto la moto, mentre adesso è più efficace. Può ancora migliorare, così come all’inizio del GP: non è aggressivo come dovrebbe».


Il tuo giudizio sul GP del Giappone.
«Motegi è decisamente una pista Honda, “stop and go”, dove conta molto l’accelerazione. Anche Lorenzo, nonostante l’impegno, ha sofferto. Su questo tracciato la Honda è stata superiore».


Quindi secondo te la differenza l’ha fatta più la moto del pilota?
«Pedrosa è un ottimo pilota e non è certo andato piano, ma vedendo anche quello che ha fatto Bautista lottando con Crutchlow, la Honda aveva un vantaggio in accelerazione, mentre Cal si sentiva superiore in frenata e percorrenza. Purtroppo non è stata una gara “fantastica”, solo Cal e Alvaro hanno dato un po’ di spettacolo: peccato per la benzina, altrimenti ci avrebbe provato di sicuro. Ecco questo è un punto forte di Crutchlow: dà sempre la vita».