MotoGP 2021. GP d'Austria al Red Bull Ring. Marc Marquez: "Molto contento, al di là della caduta"

MotoGP 2021. GP d'Austria al Red Bull Ring. Marc Marquez: "Molto contento, al di là della caduta"
Giovanni Zamagni
Il numero 93 appare decisamente soddisfatto: “Sull’asciutto ero molto competitivo, oltre le aspettative, ero veloce e costante. Abbiamo fatto un passo in avanti, ma non basta. Giusto cambiare le gomme, Binder è stato veramente bravo a guidare in quelle condizioni”
15 agosto 2021

ZELTWEG - Sorride Marc Marquez, sorride di gusto. D’accordo, è caduto, ma la sua gara è stata straordinaria e per certi versi inaspettata: una bella iniezione di fiducia, perché lo stesso Marc, sabato, era apparso piuttosto preoccupato per le sue condizioni fisiche.

“Sto bene, non mi sono fatto nulla e sono molto contento: preferisco mille volte una gara così, perché sull’asciutto ero a un buon livello.

Ho preso la decisione giusta a rientrare al box a cambiare le gomme, è stata la scelta più sicura e siccome ero il primo, tutti mi hanno seguito tra i piloti che erano vicino a me, tranne Binder: mi congratulo con lui, era veramente complicato guidare con le slick in quelle condizioni.

In questi due GP il team e la Honda hanno fatto un grande lavoro, mi sarebbe piaciuto ripagarli con un buon risultato, ma non è stato possibile. In ogni caso, è stato bello essere così competitivo sull’asciutto”.

Sei stato l’unico a scegliere la soffice posteriore: un azzardo?

“Forse da fuori la soffice è sembrata una scommessa, ma per la nostra esperienza è la gomma che lavora meglio per noi. Con la Michelin ti devi un po’ dimenticare di soffice, media e dura, è un po’ differente. E’ chiaro che prima della gara temevo un calo, invece non c’è stato e alla fine mi sentivo più forte dei primi giri, ho potuto guidare veloce e costante. Sicuramente abbiamo fatto un passo in avanti, ma ho detto a Honda che così non basta, per essere competitivi bisogna prendere troppi rischi”.

Sei stato sorpreso dalla tua prestazione o te l’aspettavi?

“Un po’ sorpreso sì, per la verità. Se il passo fosse stato in 1’24” basso avrei faticato, invece si girava in 1’24” alto: a quel ritmo mi sentivo a mio agio, potevo gestire la gomma. All’inizio, avendo la soffice, non ero sorpreso di poter tenere il ritmo degli avversari, ma non mi aspettavo alla fine di poter passare Quartararo e poi recuperare in tre curve 0”5 a Bagnaia. Lì ho capito che potevo fare bene”.

Qual è adesso il tuo livello?

“Non lo so nemmeno io, le mie condizioni cambiano molto da giorno a giorno. Dopo il warm up ho dovuto fare delle infiltrazioni per il dolore, non c’è mai un giorno uguale all’altro. E anche la moto deve crescere, non siamo preparati per stare costantemente davanti. Sicuramente è stato fatto un passo in avanti, ma non basta”.

GP d'Austria. Marc Marquez (Honda)
GP d'Austria. Marc Marquez (Honda)

 

Come sarebbe andata a finire sull’asciutto?

“Sicuramente Bagnaia ne aveva per il finale: mi è sembrato di tornare alle sfide con Dovi… Non so come sarebbe finita, ma salire sul podio sarebbe stato un grande risultato”.

Il “vecchio” Marquez sarebbe tornato ai box o sarebbe rimasto in pista con le “slick”?

“Non lo so, non si può dire. E’ chiaro che se ti trovi in quella situazione, reduce da tanti risultati positivi, come mi avveniva in passato, hai una fiducia maggiore e cambia anche se sei o meno in lotta per il campionato. Ma io credo sia stata una buona strategia, come conferma il secondo posto di Bagnaia. Ero anche ripartito bene dopo il cambio moto, ma purtroppo sono caduto”.