MotoGP 2021. Le pagelle del GP di Spagna a Jerez

MotoGP 2021. Le pagelle del GP di Spagna a Jerez
Giovanni Zamagni
Dieci a Miller e 9 a Morbidelli. Male Vinales e Zarco (5) e malissimo Rossi (4)
3 maggio 2021

Jack Miller voto 10

Stava per affondare, invece, nel momento più difficile, ha reagito, dimostrando di essere un pilota velocissimo e anche capace di sopportare la pressione. Adesso deve ripetersi con regolarità, non sporadicamente come ha fatto in passato. Ma godiamoci il momento: bello vederlo guidare così, bello che non si sia arreso, bello che ci abbia creduto fino in fondo, bello vederlo piangere emozionato. Bello!

 

Pecco Bagnaia 8,5

La prudenza iniziale, la paura di consumare troppo le gomme, gli hanno impedito di vincere il GP. Tre podi in quattro gare certificano una costanza di rendimento in passato sconosciuta (in MotoGP), le sue prestazioni certificano che Valentino Rossi ha ragione quando afferma che è un pilota fortissimo. Non a caso, è in testa al mondiale. Brividi.

 

Franco Morbidelli 9

Alla vigilia, giovedì, sembrava quasi rassegnato per l’evidente inferiorità tecnica della sua vecchia Yamaha, ma era un’impressione sbagliata. Non si rassegna, lotta con quello che ha, sfrutta al massimo il potenziale a sua disposizione: certe staccate in gara per tenere dietro l’amico/rivale Bagnaia sono state da applausi. Forza di volontà.

 

Takaaki Nakagami 8

Rieccolo, finalmente. Jerez, evidentemente, gli piace un sacco e il ritorno al telaio 2020, evidentemente, gli ha dato più fiducia. Salva il bilancio della Honda, come tante volte è successo anche nel 2020. Forse non è paragonabile ai fenomeni assoluti della MotoGP, ma è comunque uno di alto livello. Molto giapponese.

 

Joan Mir 7

Lo ammetto: sono un grandissimo estimatore del campione del mondo. La mia sensazione è che in gara raccoglie sempre il massimo possibile, difficilmente si può dire: “Poteva e doveva fare di più”. In qualifica, però, è sempre in affanno: su questo bisogna lavorare. Manca il giro secco.

 

Aleix Espargaro 7

L’obiettivo era entrare nei cinque: lo manca di poco, anche per problemi al braccio destro. E’ caduto due volte sabato, ma complessivamente si conferma molto più concreto che in passato. Magari leggermente meno veloce sul giro secco, ma molto meglio così. Ottimo momento.

 

Maverick Vinales 5

Non riesce a trovare costanza di rendimento, è come se si scontrasse continuamente con gli stessi limiti, fatica a crescere dal punto di vista del carattere e della determinazione. Quasi sempre, se le qualifiche non vanno come lui si aspetta, la gara è già compromessa. Umorale.

 

Johann Zarco 5

Poco incisivo in prova come in gara, nettamente più in difficoltà rispetto ai GP precedenti, questa volta perde nettamente il confronto con gli altri piloti Ducati ufficiali. Trasferta difficile.

 

Marc Marquez 6,5

Sono fra quelli che pensava che sarebbe subito tornato a livelli altissimi, ma, evidentemente, la MotoGP è molto complicata anche per un super campione come lui: se non sei a posto fisicamente, fai fatica. In tre giorni, è caduto due volte e ha preso parecchi rischi: non ha in mano questa Honda, per il momento. Recupero lungo.

 

Pol Espargaro 4

Non ci siamo, le aspettative erano ben altre, soprattutto dopo quanto fatto nei test invernali. Ma l’incapacità di sistemare la RC213V lo sta innervosendo, con il passare del tempo la sua fiducia nella moto (e nella Honda…) diminuisce invece di aumentare. Marquez è fortissimo, ma almeno adesso dovrebbe arrivargli davanti. “Lorenzizzato”.

 

Fabio Quartararo 6

Finché non ha avuto problemi fisici, è stato nettamente il migliore del GP di Spagna: meritava 10 fino al 16esimo giro. Poi il crollo, l’impossibilità di continuare a guidare. Preoccupante considerando che è già stato operato una volta al braccio destro e che è giovanissimo. Speriamo ci sia un rimedio immediato. Convalescente.

 

Danilo Petrucci 5

Non si vedono miglioramenti, perlomeno dall’esterno e giudicando i risultati. La Ktm non è più quella del 2020, ma da uno che è stato capace di vincere al Mugello battendo all’ultimo giro Marquez e Dovizioso ci si aspetta di più. E c’è in gioco il suo futuro in MotoGP. Momento delicato.

 

Luca Marini 5

E’ la stagione più difficile per un debuttante, perché in inverno si è provato solo su una pista. Ci vuole pazienza.

 

Valentino Rossi 4

I problemi sono sempre gli stessi, è ovvio che è impensabile che tra un GP e l’altro ci possa essere un cambio radicale di prestazioni. Ma è anche difficile da accettare vedere un campionissimo come lui in quelle posizioni. Irriconoscibile.

 

Alex Rins 4

Un'altra caduta mentre stava andando forte (aveva appena fatto il suo giro più veloce), un altro errore difficile da digerire. Serve un cambio di approccio. Ripetitivo.

 

Enea Bastianini 5

Vale il discorso fatto per Marini: rispetto a Luca, in gara stava andando decisamente più forte. Forse troppo…

 

Ducati DesmosediciGP voto 9

A Jerez aveva vinto una sola volta, nel 2006 con Loris Capirossi. E’ vero che senza i problemi di Quartararo non ce l’avrebbe fatta nemmeno stavolta, ma la competitività della Desmosedici è indiscutibile anche su un tracciato non particolarmente favorevole. Il vantaggio di motore rispetto agli avversari è ancora più alto che in passato e questo fa una grande differenza. Bravo Gigi Dall’Igna, bravo.

 

Yamaha M1 voto 9

Avrebbe potuto fare poker, vincere il quarto GP consecutivo. Nel complesso, un’ottima moto con poco motore.

 

Honda RC213V voto 7,5

Espargaro ha ragione quando dice che c’è molta confusione, troppe moto differenti in pista. Si cerca in tutti i modi di rendere più facile una moto molto ostica, soprattutto sull’anteriore. Comunque Nakagami l’ha portata a un buon livello sia in prova sia in gara, ma con il telaio 2020.


Suzuki GSX-RR voto 8

Secondo molti, i problemi in qualifica sono più dei piloti - come conferma la storia sul giro secco di Mir e Rins - che della moto, ma la mancanza di potenza quest’anno sembra creare più problemi che nel 2020. Fino adesso, si è corso su piste poco favorevoli alla GSX-RR, non si è ancora visto tutto il potenziale.

 

Aprilia RS-GP voto 8

Un’altra conferma di competitività e di crescita: A. Espargaro ha ragione quando dice che non è ancora pronta per vincere, ma le prestazioni sono costantemente di alto livello. 

 

Ktm RC16 voto 5

Se non fosse caduto, Brad Binder (voto 5) avrebbe probabilmente ottenuto un risultato più che discreto, ma è chiaro che la Ktm non è quella del 2020. Ah, quanto mancano le concessioni.