MotoGP a Jerez. La prima, storica vittoria di Quartararo

MotoGP a Jerez. La prima, storica vittoria di Quartararo
Giovanni Zamagni
Primo trionfo di Fabio Quartararo, davanti a Maverick Vinales e Andrea Dovizioso. Quinto Franco Morbidelli, settimo Pecco Bagnaia, nono Danilo Petrucci. Ritirato Valentino Rossi. A terra Marc Marquez, con problemi al polso destro
19 luglio 2020

La prima, storica vittoria di Fabio Quartararo, coincide con la clamorosa caduta di Marc Marquez: due episodi che possono già segnare questo mondiale. Il successo di Fabio perché dà ulteriore sicurezza a un ragazzo che ormai è un campione a tutti gli effetti: da oggi, può dire di non essere il più veloce solo in prova, ma anche in gara. E sappiamo quanto il primo successo può caricare un pilota, dargli sicurezza, fargli capire che se l’ha fatto una volta lo può fare ancora.

Dall’altra parte, il ritiro di Marquez è pesantissimo, anche perché sembra si sia fatto piuttosto male al polso destro, in una caduta rovinosa alla curva 4. Marc, andato in testa al quarto giro, ha cominciato a spingere forte e al quinto ha provato a strappare su Vinales. Ma ha perso il controllo della sua moto, finendo fuori pista alla cinque. Solo lui ha potuto salvarsi da una caduta sicura: è tornato in pista 16esimo ed è entrato in modalità “delirio di onnipotenza”, già vista altre volte in passato, per esempio in Argentina 2017. Sorpasso dopo sorpasso, giro veloce dopo giro veloce, Marquez è arrivato fino al terzo posto, con il secondo di Vinales nel mirino, mentre ormai Quartararo era irraggiungibile. Marquez girava 7/8 decimi più veloce di tutti gli altri, ma questa volta ha perso il controllo alla quarta, in un volo pazzesco, purtroppo cruento. Adesso bisogna capire l’entità dell’infortunio.

Doppietta Yamaha

Senza errori, Marc avrebbe probabilmente vinto, ma il successo di Fabio è di quelli da applausi, senza se e senza ma: bravissimo. Diventa dopo una sola gara il favorito del mondiale. Per Vinales un secondo posto buonissimo, ma non ha raccolto quanto avrebbe potuto. Partito subito forte, ha provato a scappare, poi ha subito il sorpasso di Marquez. Fuori Marc, ha sbagliato alla 6, ha perso un secondo per la chiusura dell’anteriore, è stato passato da Quartararo e da Miller, per poi recuperare nel finale. Un buon secondo posto, ma non ottimo. Quinto Franco Morbidelli, bravino, ritirato Valentino Rossi quando era ormai molto staccato: non si è capito se si è fermato per un problema o per un errore. Comunque malissimo.

Dovizioso, prima Ducati

Come sempre, la prima Ducati al traguardo è quella di Andrea Dovizioso, che ha superato alla fine del penultimo giro Jack Miller autore comunque di una buonissima prestazione. Ma Dovi è ancora un’altra cosa: e non dimentichiamo che ha corso con una spalla operata solamente 15 giorni fa alla clavicola sinistra. Grande Dovi, al parco chiuso gli uomini Ducati dovrebbero portargli subito il contratto da firmare per l’anno prossimo. Peccato per Bagnaia, grande protagonista prima del rallentamento finale, settimo. Solo nono Petrucci, ma non stava bene fisicamente.

Attenzione alla KTM

Per il podio ha lottato anche Pol Espargaro con la KTM: la moto austriaca è in crescita, può essere protagonista di una buona stagione. Ritirata l’Aprilia al secondo giro.