MotoGP. I dieci migliori piloti del 2020

MotoGP. I dieci migliori piloti del 2020
Giovanni Zamagni
Al di là della classifica, chi sono stati i più forti di questa stagione? Una valutazione fatta basandosi su tanti fattori: velocità (naturalmente), ma anche sul passato di ciascun protagonista, sulle aspettative prima dell’inizio del campionato, tenuta psicologica e altro ancora. Il mondiale l’ha vinto Mir, ma il numero uno è stato…
28 dicembre 2020

I dieci migliori piloti del 2020, al di là di quello che dice la classifica: un modo per ripercorrere quello che è successo in questa incredibile stagione. Una valutazione che tiene conto di diversi fattori: velocità, aspettative prima dell’inizio del campionato, passato del pilota, come è arrivato al 2020, tenuta psicologica e tanti altri elementi. 

1. Franco Morbidelli

Non è mai stato veramente in lotta per il titolo, ma nel complesso è stato per me il pilota più forte, quello più veloce, come confermano le tre vittorie e i 97 giri totalizzati al comando, molto più di qualsiasi altro (il secondo, Fabio Quartararo, ne ha fatti 58).

Un dato che sottolinea come Franco sia andato forte non solo quando ha vinto, ma lo ha fatto con costanza, un po’ su tutte le piste. Ha tre “zero” in classifica, ma nemmeno uno per colpa sua ed è stato capace di reagire dopo un 2019 nel quale aveva preso “schiaffoni” dal compagno di squadra. Per tutto questo, dico che è stato il migliore del 2020.

 

2. Joan Mir

Due titoli mondiali in cinque anni, campione del mondo MotoGP alla seconda stagione, una costanza sconosciuta a tutti i suoi avversari, più podi (7) di chiunque altro: non è stato il più veloce, ma si è ampiamente meritato il titolo mondiale.

A me è piaciuto soprattutto nella capacità di rimanere calmo nei momenti decisivi: quando tutti lo “martellavano” perché non aveva ancora vinto un GP, avrebbe potuto perdere la testa e buttarsi per terra per strafare, invece lui è riuscito a tenere la situazione sotto controllo.

Una grande maturità per un ragazzo di soli 23 anni. Per me è uno di quelli buoni.

3. Miguel Oliveira

E’ andato fortissimo in Moto3 e in Moto2, sfiorando il titolo in entrambe le categorie, ma il debutto in MotoGP nel 2019 è stato piuttosto complicato, tra infortuni e una moto poco competitiva. Ma nel 2020 ha cambiato marcia ed è stato bravissimo a sfruttare le occasioni favorevoli. E il modo in cui ha dominato - da favorito - il GP del Portogallo conferma che ha anche carattere e testa, oltre che velocità. Per me sul podio nel 2020.

4. Alex Rins

Un infortunio pesantissimo (a causa di un suo errore) nel primo GP ha condizionato la sua stagione: chissà, forse gli errori - imperdonabili - commessi in Austria e in Francia quando poteva vincere sono anche stati causati da una forma fisica non perfetta, oltre che da una cronica propensione a farsi prendere dalla foga. E’ stato bravo a reagire psicologicamente alla superiorità del compagno di squadra.

5. Jack Miller

Nettamente più forte e costante rispetto al passato: solo a Jerez2 ha veramente sbagliato. Ha fatto tante belle gare, è salito quattro volte sul podio, più di ogni pilota Ducati, ma quando poteva vincere (Austria2 e Valencia2) ha sprecato l’occasione: in questo deve crescere ulteriormente. Ma nel complesso, la sua è stata una stagione più che positiva.

6. Pol Espargaro

Cinque volte sul podio - sempre sul terzo gradino - due pole, un giro veloce in gara: la sua stagione è stata sicuramente positiva, certamente più solida rispetto al passato. Ma, incredibilmente, la KTM ha vinto tre GP e lui non c’è riuscito: un limite non da poco. Non si può dire che non abbia fatto bene, ma poteva fare di più. Si conferma un buon pilota, ma serve altro per diventare fortissimo.

7. Brad Binder

Anche lui ha alternato (come tutti) grandi prestazioni a risultati deludenti, ma una vittoria e due giri veloci in gara dicono che il campione del mondo della Moto3 può fare molto bene anche in questa categoria. Può essere uno dei piloti del futuro.

8. Alex Marquez

Il fratello di… ha dimostrato di essere in MotoGP per merito e non per raccomandazione. E’ vero che ha faticato per la maggior parte delle gare, ma quando ha avuto l’occasione ha mostrato un buon potenziale. La sua situazione psicologica era complicatissima, ma lui ha fatto vedere qualità per molti inaspettate. Uno tosto.

9. Pecco Bagnaia

Quando è andato forte ha entusiasmato, perché la differenza con gli altri piloti Ducati è stata veramente importante. Allo stesso tempo, alcune prestazioni sono state troppo deludenti per essere vere: deve trovare costanza di rendimento, ma le qualità le ha. L’anno prossimo avrà molta più pressione, dovrà fare per forza risultato: intanto nel 2020 ha messo le basi per costruire qualcosa di importante.

10. Sam Lowes

Per me merita un posto nei 10 migliori piloti del 2020. So già che ci sarà chi obietterà che a vincere il titolo è stato Enea Bastianini e che anche Luca Marini è andato fortissimo, ma Enea e Luca hanno rispettato le mie aspettative, mentre Lowes è andato molto oltre: dopo anni difficilissimi, è stato capace di tornare a livelli pazzeschi, dimostrando di essere, forse, il più veloce del 2020. Poi ha fatto due errori per certi versi inconcepibili (a Valencia1 e 2), ma ha dimostrato grandissima velocità. Ben tornato.