MotoGP. Suzuki e Davide Brivio: un addio (o un arrivederci?) nel segno della gratitudine

MotoGP. Suzuki e Davide Brivio: un addio (o un arrivederci?) nel segno della gratitudine
  • di Emanuele Pieroni
Il saluto di Joan Mir e Alex Rins e anche quello del team project Sahara, insieme alle dichiarazioni dello stesso Davide Brivio
  • di Emanuele Pieroni
7 gennaio 2021

Grazie mille per questi anni e per aver reso la Suzuki una squadra campione del mondo. Buona fortuna per il tuo nuovo progetto!”. Con questo commento, accompagnato da una foto che li ritrae in uno dei loro colloqui nel box, Alex Rins ha voluto salutare Davide Brivio dopo la notizia del suo passaggio in Formula1, come CEO del Team Alpine-Renault. Una scelta, quella di Rins, che fa il paio con quella del suo compagno di squadra e Campione del Mondo della MotoGP: “Grazie Davide Brivio per aver creduto in me - scrive infatti Joan Mir sul suo profilo Instagram, a fianco alla foto del momento successivo all’abbraccio per la vittoria del mondiale - e grazie per avermi aiutato a realizzare il mio sogno e diventare Campione del Mondo di MotoGP! Ti auguro il meglio per le tue nuove sfide!”.

Auguri, quindi, per una avventura in Formula1 che da un lato ha spiazzato tutti, ma che non lascia l’amaro in bocca per la fine di una storia, quella tra Brivio e Suzuki, che ha portato a grandissimi traguardi. Lo stesso Team Project di Suzuki Ecstar, Shinichi Sahara, è stato molto chiaro in proposito nel comunicato stampa diramato quest’oggi da Suzuki: “E’ stata una notizia scioccante per noi la partenza di Davide - ha spiegato -. Sembra che qualcuno si sia preso una parte di me, perché ho sempre discusso con lui su come sviluppare la squadra e le moto, e abbiamo lavorato insieme per molto tempo. Nel 2020 abbiamo ottenuto risultati fantastici nonostante la situazione insolita e difficile a causa del Covid-19. E il 2021 sarà per noi un anno ancora più importante per mantenere lo slancio. Ora stiamo cercando di trovare il modo migliore per coprire la perdita di Davide. Fortunatamente nella maggior parte dei casi ho avuto un modo di pensare abbastanza simile a lui, quindi non è così difficile mantenere la direzione. Vorremmo augurargli buona fortuna per il futuro".

Rapporti buoni, quindi, e accento sul profilo umano del personaggio, con l’augurio concreto di trovare lo stesso successo trovato con Suzuki anche nella nuova avventura in Formula1. Una proposta, quella per un ruolo da CEO nel Team Alpine-Renault, che lo stesso Brivio ha definito unica e, quindi, irrinunciabile. “All'improvviso mi è venuta una nuova sfida professionale e un'opportunità e alla fine ho deciso di coglierla - ha spiegato Davide Brivio nello stesso comunicato stampa diramato da Suzuki -. La parte più difficile sarà lasciare questo favoloso gruppo di persone, con cui ho iniziato questo progetto quando la Suzuki è rientrata nel campionato. Ed è difficile dire addio anche a tutte le persone che sono arrivate negli anni per creare questo grande Team. Mi sento triste da questo punto di vista, ma allo stesso tempo provo molta motivazione per questa nuova sfida, che è stata la chiave quando ho dovuto decidere tra rinnovare il mio contratto con Suzuki o iniziare un'esperienza completamente nuova. Raggiungere un titolo MotoGP è qualcosa che rimarrà nei libri".