Pirro vince in Moto2 per Simoncelli

Pirro vince in Moto2 per Simoncelli
Giovanni Zamagni
Sulla carenatura la faccia e i riccioli stilizzati di Simoncelli, nel cuore il dolore per la scomparsa dell’amico, nell’animo una forza diversa: così Michele Pirro ha conquistato pole e vittoria | G. Zamagni, Valencia
6 novembre 2011

Punti chiave

VALENCIA – Sulla carenatura la faccia e i riccioli stilizzati di Marco Simoncelli, nel cuore il dolore per la scomparsa dell’amico, nell’animo una forza diversa rispetto al solito: così Michele Pirro ha conquistato pole e vittoria, regalando un sorriso al team Gresini, devastato dalla tragedia.

“E’ stato un fine settimana difficile – sono le parole di Michele, visibilmente commosso -. Ieri ci tenevo a fare la pole, ma oggi sapevo che la gara sarebbe stata difficile e le condizioni non hanno aiutato. Ho cercato di stare concentrato e, sicuramente, Marco da là su ha fatto il resto, mi è stato vicino per tutta la gara. Ogni tanto ci pensavo, gli dicevo: mi raccomando, non mi mollare. La gara è stata lunga, durissima, 27 giri sempre da solo: voglio dedicarla a lui e alla sua famiglia, che sono quelli che soffrono di più, ma anche al team Gresini. Per noi della Moto2 è stato un anno molto difficile, abbiamo sofferto tanto e questa vittoria, questo week end speciale fa sicuramente bene a tutti. Ringrazio tutti, i miei amici, gli amici della polizia, visto che settimana prossima inizierò il corso: per adesso il futuro è quello, non ho nessuna offerta per il 2012”.


In GP come questi, con che spirito si corre, con quale determinazione?

“Sicuramente non è come un altro GP, perché quello che è successo in Malesia non si cancella. Abbiamo passato tutti 10 giorni veramente difficili, però siamo riusciti a convincere Fausto a correre: secondo me è stata la cosa migliore, stare a casa non avrebbe avuto un gran senso, perché Marco ha fatto sempre quello che amava, era di questo mondo: non sarebbe stato corretto non venire. Siamo stati tutti vicino a Gresini, siamo riusciti a convincerlo ed è stato anche uno stimolo in più a fare meglio: ho lavorato bene per tutto il fine settimana”.

Cosa ti ha detto Fausto quando sei arrivato al parco chiuso?
“Non c’è tanto da dire, perché, comunque, è un GP particolare. Nemmeno io so bene cosa dire. La pole l’avevo già sfiorata anche in Malesia, ma qui ci tenevo particolarmente. Ieri sono partito a testa bassa ed è arrivata la pole. Oggi non sono partito benissimo, ma sono rimasto concentrato. Dopo tre giri ero da solo ed è stata lunghissima, ma, un pensiero a Marco e sono rimasto tranquillo. Controllavo sempre la lavagna, non mi sono mai voltato, ho solo cercato di divertirmi e di guidare, come faceva Simoncelli”.


Com’è stato questa mattina il giro in onore di Sic, con 85 moto in pista?
“E’ stato un qualcosa di particolare, per ricordare Marco e onorarlo al meglio, perché lui, ha questo mondo, ha lasciato tanto”.