Qualifiche del GP di Catalunya. L'analisi tecnica di Locatelli

Qualifiche del GP di Catalunya. L'analisi tecnica di Locatelli
Giovanni Zamagni
Roberto Locatelli, iridato 125 nel 2000, oggi direttore sportivo del Team Italia, commenta le prove per Moto.it | G. Zamagni, Barcellona
2 giugno 2012

Punti chiave

 

MOTOGP

“Ci svegliamo dopo il sogno di Le Mans e con l’asciutto Valentino Rossi è tornato nono, purtroppo ancora dietro ad Hayden, anche se in gara sono convinto che sarà lui il primo Ducati, sesto o settimo al traguardo. Vedo Lorenzo favorito per la vittoria, con Stoner secondo e terzo Pedrosa, ma non dimentichiamo Dovizioso, che ha un buonissimo passo: potrebbe giocarsi il podio con Pedrosa. Sono tutti in crisi con le gomme, ma difficilmente vedremo una gara spettacolare stile SBK, perché Stoner, Lorenzo e Pedrosa non sbagliano quasi mai. Il livello è altissimo: temo sarà un’altra gara con pochi sorpassi e le posizioni definite”.


MOTO2


“Il dominatore è stato Marc Marquez, sempre tra i primi e costantemente più veloce con grande controllo. Ottimo Pol Espargaro, secondo, con terzo Luthi, penalizzato da una scivolata di ieri. Iannone ha fatto un ottimo quarto tempo, ma solo all’ultimo giro: non ha una messa a punto per essere costantemente veloce. Simone Corsi è quinto, ma ha fatto il suo miglior tempo solo al terzo giro (grazie a una scia, NDA). Per la gara vedo un dominio di Marquez, mentre per il podio vedo Luthi e terzo, spero Iannone. Il passo sarà attorno all’1’46”.

MOTO3


“Pole position per Maverick Vinales, in lotta per il mondiale: è stato il punto di riferimento anche in queste prove. Bravissimo Khairuddin, secondo: ormai non è più una sorpresa. Rossi, terzo, è più convinto dopo il successo di Le Mand. Il primo degli italiani è Antonelli, decimo, con Fenati 13esimo. La gara sarà una battaglia molto spagnola: qui, per le scie, fai fatica a scappare e nei primi giri precedo 10-12 piloti a darsi battaglia. Poi, il gruppone si sgranerà e Vinales potrebbe vincere in solitario. Il passo sarà di 1’53”, che ce l’ha anche Fenati, che è stato molto costante, più dei piloti della prima, seconda e terza fila. Fenati si può giocare il podio con Rossi: partire dalla quinta fila non è un handicap così grosso. La gara non è compromessa”.