Razlan Razali: "Valentino Rossi mi ha impressionato"

Razlan Razali: "Valentino Rossi mi ha impressionato"
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Il patron del team Petronas parla della gara di Jerez, dei dubbi sull'accordo con Rossi, e della situazione con Quartararo. L'accordo con Valentino previsto a settembre
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
30 luglio 2020

"Valentino è sempre Valentino. Ma a essere onesto, fino a dopo la prima gara avevo dei dubbi. Tutti però mi ripetevano che si sarebbe ripreso e lo ha fatto. Mi ha impressionato molto - chapeau, a maggior ragione viste le condizioni in cui si è corso". Parole importanti, quelle del patron del team Petronas - SRT Razlan Razali, dopo il Gran premio d'Andalusia a Jerez alla Gazzetta dello Sport.

A maggior ragione perché Razali, in diverse occasioni, è sembrato fra tutte le parti coinvolte il meno convinto della prospettiva di avere in squadra Valentino nel 2021. Un'operazione complessa, che stride un po' con la filosofia giovane del team Petronas, e che sicuramente comporta grandi cambiamenti, di durata incerta, in una struttura che nel 2019 e in questo inizio 2020 ha brillato per efficienza e coesione.

Non dev'essere stato facile, per Razali, presentare al management di Petronas la prospettiva di sostituire Quartararo - anche prima delle due vittorie di quest'anno pezzo pregiatissimo del mercato - con un pilota ingombrante come Valentino Rossi, la cui popolarità è fuori discussione ma le cui prestazioni erano in netto calo. Ma dopo una gara come quella di Jerez è sicuramente più facile convincere un board che naturalmente ragiona in termini di business. E che, pur puntando alla prospettiva di avere un pilota locale, non sottovaluta certamente lo status di leggenda di cui gode Rossi anche sul suo terreno.

Ma la filosofia del team, ribadisce Razali, è quella di non brillare di luce riflessa. Se mai, di essere la struttura che permette ai piloti di esprimersi al meglio. "Non voglio che la nostra squadra sia 'il team di Valentino'. Voglio che chi corre con noi, chiunque sia, faccia bene. Per molti versi sono molto più contento di aver creato questo team dal niente, e averlo portato dove siamo oggi con Quartararo, piuttosto che avere Rossi in squadra. Voglio portare avanti questa filosofia, e quindi essere sicuro di poter aiutare Valentino. Non vogliamo conquistare la popolarità grazie a lui, ma farlo perché riusciamo a renderlo competitivo anche alla sua età. E dopo aver parlato con lui e lo staff, abbiamo un'idea più precisa di cosa gli serva."

D'altra parte, lo stesso Razali ammette con grande onestà di avere avuto grossi dubbi anche al momento di ingaggiare Quartararo, che all'epoca è stata una scelta di ripiego. Tutti i piloti interessanti erano già sistemati, a fine 2018, e il team Petronas - pur con un'ottima reputazione nelle classi cadette - non aveva ancora dimostrato di essere quella potenza che si è poi rivelata anche in MotoGP. "Non conoscevo Quartararo, credevo fosse italiano o spagnolo. Avevo grossi dubbi, però ho deciso di rischiare."

Quartararo (purtroppo per Razali, che ha cercato in tutte le maniere di trattenerlo in squadra...) è ormai in partenza, visto che nel 2021 salirà sulla Yamaha ufficiale del team interno. L'accordo fra il team SRT-Petronas e Rossi è atteso per settembre, verosimilmente in corrispondenza di una delle gare di Misano.