Rossi: "Siamo veramente indietro"

Rossi: "Siamo veramente indietro"
Giovanni Zamagni
Sicuramente incredulo, forse già rassegnato, certamente deluso: Valentino Rossi è un misto di sentimenti | G. Zamagni, Losail
7 aprile 2012

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LOSAIL – Sicuramente incredulo, forse già rassegnato, certamente deluso: Valentino Rossi è un misto di sentimenti. E’ difficile capire e spiegare cosa stia succedendo, con il pilota più forte – lo dicono i numeri – dell’era moderna ridotto a comparsa. Lo dicono, anche in questo caso, i numeri: 12esimo e ultimo tra i piloti in sella a una MotoGP, a 2”179 da Lorenzo, a 1”176 da Nicky Hayden (quinto), a 0”8 da Hector Barbera (ottavo), a 0”5 da Karel Abraham. Eppure, dopo le libere, Rossi sembrava moderatamente soddisfatto, tanto da puntare alla seconda fila.

“Il problema – spiega, senza però essere convincente – è che abbiamo fatto delle modifiche che credevamo buone e invece si sono rivelate sbagliate: la GP12 era molto diversa da ieri, non riuscivo più a guidare. Durante il turno abbiamo provato a rimettere tutto come ieri, a tornare indietro, ma quando perdi il feeling ci vuole tempo per ritrovarlo. Hayden, invece, ha seguito un’altra strada ed è andata bene: ha fatto un buon tempo, significa che quello è il potenziale della moto. Già nelle libere non andavamo fortissimo, ma oggi siamo veramente indietro, vediamo cosa riusciamo a fare per domani. Ieri, anche con le gomme finite, riuscivo a girare con un discreto passo”.

 

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“Molto. Confidiamo in qualche idea… Fortuna che ci sono le CRT: speriamo domani di riuscire a metterle

Fortuna che ci sono le CRT: speriamo domani di riuscire a metterle dietro

dietro (prova a ironizzare, NDA). Gli altri sono andati più forte, ma non così tanto: rispetto alle libere, sono stato piuttosto io ad andare più piano, perché fin dall’inizio facevo troppa fatica a guidare. Sicuramente si poteva fare molto meglio, ma ormai avevo perso il feeling. Sapevo di non poter lottare per la prima fila, ma avendo tre morbide a disposizione da giocarmi in qualifica, ero convinto di poter fare almeno 1’55 alto. Invece è stato difficilissimo: ieri con le gomme usate, giravo più forte di oggi con quelle nuove. Sicuramente sono deluso: puntavo alla seconda fila, sono in quarta: dobbiamo capire perché”.


Ma le due moto erano uguali? Non si poteva tenere una GP12 con le regolazioni di ieri e fare le modifiche solo su una? La risposta è vaga.
“Rispetto a ieri erano un po’ diverse entrambe”.

 

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