Rossi: "Un titolo per due"

Rossi: "Un titolo per due"
Giovanni Zamagni
Lorenzo e Pedrosa si meritano entrambi il titolo. Da appassionati sarebbe bello che finisse a Valencia, ma Jorge farà di tutto per chiuderlo qui | G. Zamagni, Phillip Island
25 ottobre 2012

Punti chiave

 

PHILLIP ISLAND – La situazione è più o meno la stessa di settimana scorsa: Dani Pedrosa si è avvicinato, ma 23 punti da recuperare sono sempre tantissimi, anche perché Jorge Lorenzo continua ad andare fortissimo e se domenica Jorge dovesse vincere, o arrivasse davanti a Dani, conquisterebbe il titolo. La variabile a Phillip Island si chiama naturalmente Casey Stoner, imbattuto negli ultimi cinque anni, ma Casey, piuttosto tirato in volto, non si sbilancia in pronostici.

«E’ chiaro che mi piacerebbe vincere qui per la sesta volta consecutiva, ma bisognerà vedere come starò fisicamente e come si adatterà la moto a questa pista. Mi sembra evidente che la situazione non è paragonabile a quella degli anni scorsi».

Mentre i due contendenti – Lorenzo e Pedrosa – ripetono più o meno sempre le stesse cose, prova Valentino Rossi a fare un’analisi della situazione.
«A vedere la situazione da fuori penso che sia vero che nelle ultime gare la Honda ha fatto un passo in avanti. La Yamaha va molto bene, ma la Honda ha qualcosa in più: non so esattamente cosa abbiano di nuovo, ma è abbastanza impressionante come esce in accelerazione dalle curve Pedrosa. Dani sta usando benissimo questa moto, ma sembra che quelli della Yamaha debbano lavorare per il 2013, specie in accelerazione. Parlando a grandi linee, la M1 pare avere qualche piccolo vantaggio in entrata di curva, ma la RC213V ha qualcosa di più in uscita. Lorenzo ci sta mettendo molto del suo: sta guidando da paura, è sempre lì, ma per adesso non può fare niente contro la coppia Pedrosa-Honda, un po’ più veloce. Spesso Jorge decide forse di accontentarsi, ma è un ragionamento saggio, anche perché lui capisce meglio di noi la situazione, capisce che non c’è niente da fare e se provasse a fare quel qualcosa in più, potrebbe fare solo dei casini. Questa è la sensazione da fuori. In ogni caso, quelli della Yamaha sanno già dove devono lavorare».

Per Lorenzo sarebbe nettamente megliochiudere qui il campionato, perché a Valencia ci sono tante incognite, con le prime curve “pericolose”: cercherà di chiuderlo qui


Hai detto: sia Lorenzo sia Pedrosa si meriterebbero il titolo. Qual è la tua valutazione sulla loro stagione?

«Se vincerà Lorenzo non gli si potrà dire niente, perché comunque ha conquistato 6 GP, tanti, ma, soprattutto, ha vinto dove doveva vincere, nelle piste dove la Yamaha era competitiva, aveva un buon vantaggio: non si è fatto sfuggire nessuna occasione. D’altra parte, anche se lo dovesse conquistare Pedrosa nessuno potrebbe dire niente, perché anche lui ha vinto fino adesso sei gare, dimostrando nelle ultime gare di essere veramente in palla, di andare forte, di vincere sotto l’acqua, cosa che non gli era mai riuscita. Insomma, chi lo vincerà se lo sarà sicuramente meritato. Da tifoso, da fuori, sarebbe bello vederlo finire all’ultima gara, perché può succedere di tutto, ma per Lorenzo sarebbe nettamente meglio chiuderlo qui, proprio perché a Valencia, chissà, ci sono tante incognite, con le prime curve “pericolose”: cercherà di chiuderlo qui».

Poi Valentino torna sulla ricetta per rendere più spettacolare la MotoGP.
«Alla BBC ho detto che la MotoGP è noiosa soprattutto se paragonata a Moto3 e Moto2: un appassionato, dopo aver visto le due categorie minori, con lotta fino all’ultimo giro, si aspetta una MotoGP ancora più bella. Invece è più noiosa perché le moto sono tutte perfette e si fa fatica a superare. Da guidare, però, non sono noiose, anzi sono eccitanti, anche se non riesci più a recuperare se hai uno davanti a 1”5. Quelli che organizzano le gare dovranno trovare il bilanciamento giusto tra la tecnologia, importantissima per avere tutte le Case qui, e spettacolo per la gente che segue le gare».