Checa: "C'è un giorno nel quale devi dire basta e per me quel giorno è oggi"

Checa: "C'è un giorno nel quale devi dire basta e per me quel giorno è oggi"
Carlo Baldi
L’annuncio ufficiale avverrà domani, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nel paddock di Jerez. Carlos lascia le corse dopo 20 anni trascorsi tra GP e Superbike e dopo una stagione difficile con tanti infortuni | C. Baldi
18 ottobre 2013

Punti chiave

 

In una conferenza stampa  nel paddock di Jerez, El Toro ha annunciato il proprio ritiro. In vent’anni di carriera Checa ha corso in tutte le categorie della GP per poi passare in Superbike, dove si è laureato campione del mondo nel 2011.

Carlos Checa è nato a Sant Fruitós de Bages in Spagna il 15 ottobre 1972 ed ha quindi da poco compiuto 41 anni. La sua storia motociclistica inizia nel 1993 quando debutta nel mondiale 125. Correrà successivamente in 250, 500 e MotoGP per poi passare in Superbike nel 2008. Nel corso della sua brillante carriera ha avuto compagni di squadra del calibro di Valentino Rossi, Max Biaggi, Loris Capirossi, Marco Melandri e John Kocinski, solo per citarne alcuni. In GP ha corso con Honda, Ducati e Yamaha, mentre in Superbike ha guidato Honda e Ducati. In GP ha vinto due gare, è salito 24 volte sul podio conquistando 3 pole position. Trionfali le sue cifre in Superbike, dove ha vinto 24 gare, è salito 49 volte sul podio ed è partito per 10 volte dalla pole position.

Era stata la Honda a portarlo nel mondiale delle derivate dalla serie, ma tra Carlos e la CBR non scoccò mai quella scintilla che invece accese la sua passione e quella di tutti i ducatisti, quando El Toro passò dopo due anni di Honda, al team Ducati Althea, vincendo subito a Phillip Island dopo una rimonta eccezionale. L’anno dopo dominò il campionato e si aggiudicò il suo primo ed unico titolo di campione del mondo. Dopo un altro anno con il team di Genesio Bevilacqua, la Ducati quest’anno lo ha incaricato di sviluppare la nuova Panigale. Un compito difficile ed una stagione costellata di cadute ed infortuni che, assieme all’età che avanza, hanno portato Carlos a dire basta e ad appendere il famoso casco al chiodo.

Checa è un uomo intelligente e le corse sono una parte importantissima della sua vita, ma non rappresentano il suo unico interesse. E’ uno sportivo a tutto tondo che scia d’inverno e fa surf in estate, oltre a cimentarsi con il parapendio, il volo leggero, il triathlon e la corsa. Essendo arrivato a 41 anni ancora in perfette condizioni fisiche non vuole certo rischiare di compromettere la possibilità di poter continuare a praticare gli sport che ama e a condurre una vita interessante anche se lontana dai paddock. Di certo nella sua decisione ha influito anche questa sua ultima sfortunata stagione, piena di cadute ed infortuni. Le offerte per la prossima stagione non gli mancavano di certo e quella che lo ha fatto tentennare più di tutte è stata certamente quella del team Althea nella quale avrebbe ritrovato le persone che lo avevano portato al titolo mondiale. Amici oltre che tecnici. Ma alla fine la ragione ha avuto il sopravvento e Carlos ha deciso di smettere. Ci mancherà.


Le parole di addio di Carlos Checa


“Quest’anno festeggio i miei venti anni di competizioni a livello mondiale. Sono molto orgoglioso della mia lunga carriera sportiva, che mi ha lasciato molti ricordi speciali con tutte le squadre di cui ho fatto parte. Mi ha dato l’opportunità di competere ai più alti livelli con le moto migliori, lottando con grandi avversari. Il mio obiettivo è sempre stato quello di scoprire il mio limite e di guardarmi dentro, con l’intento di imparare e di crescere per diventare un pilota ed una persona sempre migliore, qualcosa che non sarebbe stato possibile senza aver percorso un cammino fatto di rischi, che tuttavia mi ha permesso di vivere grandi sfide, grandi emozioni e di conoscere grandi antagonisti; un lungo cammino che è culminato con il mio anno migliore, il 2011. C’è un momento che prima o poi arriva nella vita di ogni sportivo, il giorno nel quale dici basta. E oggi per me quel giorno è arrivato e non è stato facile, ma è stata una decisione sofferta, che ho meditato a lungo. Sono grato a tutta la famiglia dei motociclisti, a chi ha reso possibile che tutto ciò accadesse e in special modo a chi mi ha aiutato e mi ha seguito sin dall’inizio della mia carriera, dandomi la possibilità di inseguire il mio sogno e di vivere una vita che non cambierei con nessun’altra al mondo. Da ora in avanti avrò modo di scoprire nuove cose di me stesso, inizia per me una nuova fase in Ducati, altrettanto stimolante, anche se richiederà tempo e una nuova mentalità per potermi adattare ma sono fiducioso sul mio futuro e sulle soddisfazioni che sicuramente continuerà a darmi. Ancora un grazie a tutti per essere qui e per avermi aiutato a vivere una giornata per me molto particolare, sicuramente emozionante ma anche indimenticabile.”