Il Team Supersonic si ritira dalle corse

Il Team Supersonic si ritira dalle corse
Carlo Baldi
La squadra di Danilo Soncini si ritirerà al termine del campionato mondiale Superbike. Si conclude la bella avventura di un team privato che ha sempre puntato sui giovani
15 settembre 2011

Punti chiave


Certo questa notizia non avrà il clamore che ha accompagnato il ritiro delle squadre ufficiali Ducati o Yamaha, ma certamente la notizia del ritiro del team Supersonic non farà piacere agli appassionati della Superbike. La squadra italiana era stata creata solo due anni fa da Danilo Soncini imprenditore di Parma con la passione per le moto e le corse. Da alcuni anni Soncini sponsorizzava alcuni team del mondiale MotoGP e nell’inverno del 2009 decise di fare il grande passo e di investire su di una propria squadra. In pochi mesi nacque così il team Supersonic che per iniziare la sua avventura nel mondiale della Infront scelse un giovane pilota italiano, Luca Scassa, campione italiano Superbike nel 2008, che dopo aver debuttato l’anno prima nel mondiale grazie ad un’altra squadra italiana, il team Pedercini, era rimasto a piedi. Tutto venne organizzato talmente di corsa che la squadra non riuscì a prender parte alla gare della stagione 2010, quelle di Phillip Island, facendo quindi il suo debutto il 28 Marzo sulla pista di Portimao, dove Scassa terminò ventesimo in gara uno e sedicesimo in gara due. Una squadra privata e piccola, ma molto ben organizzata. Specchio della mentalità del suo ideatore che le cose se le fa cerca di farle al meglio. Scassa termina il campionato al diciassettesimo posto con 85 punti nel carniere e con due settimi posti (Miller e Magny Cours) quali migliori risultati in gara. Il team ed il pilota fanno del loro meglio e la Ducati del pilota di Arezzo è veloce e performante. Quest’anno le strade di Luca e di Danilo si sono divise e Soncini ha deciso di valorizzare un altro pilota che gli era sempre piaciuto, Maxime Berger. Quando mancano tre gare alla fine il giovane pilota francese è diciassettesimo nella classifica del mondiale con 42 punti ed un ottavo posto (Silverstone) come miglior risultato stagionale. Dopo alcune gare che sono servite al pilota per prendere le misure alla Superbike e per ambientarsi nella sua nuova squadra, Berger ha iniziato a dare soddisfazione al suo team con risultati sorprendenti soprattutto nelle prove dove è entrato due volte nella top five ed ha preso parte a numerose Superpole.

Ma come dicevamo prima Soncini le cose le vuole fare bene e purtroppo, a causa dei sempre più pressanti impegni di lavoro, non riusciva più a seguire il suo team come avrebbe voluto. La situazione economica mondiale ed italiana in particolare è sotto gli occhi di tutti e giustamente l’imprenditore di Parma anteponeva lavoro e famiglia alla sua passione. Da qui la decisione di sciogliere la squadra al termine del campionato in corso. Una decisione resa nota con un comunicato (che riportiamo integralmente qui sotto) che Danilo ha voluto diramare ora per consentire al suo pilota ed ai suoi tecnici di avere il tempo di trovarsi una nuova sistemazione per l’anno prossimo. La speranza di tutti i tifosi del team Supersonic e di tutti gli appassionati delle corse motociclistiche è che la situazione possa cambiare e Soncini possa ritrovare il tempo e le energie per rimettere in piedi la sua squadra. La passione siamo certi che gli resterà invariata ed è questo che ci fa sperare di rivedere in azione in futuro il team Supersonic.


Ecco il comunicato di Danilo Soncini
“Sono davvero dispiaciuto di dover annunciare il nostro ritiro. Poter concorrere in SBK era il mio desiderio, il famoso "sogno nel cassetto", la passione che, da semplice motociclista che sono da quando ero bambino, ti spinge a provare a realizzarlo, per arrivare un giorno ai massimi livelli. Posso dire di esserci arrivato, di aver raggiunto uno dei traguardi della mia vita. Ho potuto dare la possibilità a due giovani ragazzi con un sogno simile al mio, Luca e Maxime. Hanno potuto assieme a noi farsi notare, smuovere le folle, attirare fans e vedere porte importanti aprirsi, grazie anche ai nostri sforzi e di questo ne sono molto fiero. Ho davvero avuto la possibilità di godere della vera essenza dello sport, davanti al business, davanti a tutto. La motivazione del nostro ritiro non è da ricercarsi nella crisi di questo periodo, certo non è "grassa" per nessuno oggi, ma ci siamo affacciati con un grande investimento al mondiale nel 2010, nella piena e profonda crisi, continuando nel 2011 altro anno difficile, avremmo probabilmente potuto continuare nel 2012 visto i nuovi regolamenti più "economici". Però nuove sfide personali mi attendono, il mio lavoro fuori dalle moto mi sta impegnando molto più di prima, non ho più il tempo e la gioia di seguire la mia squadra e nel frattempo nuove opportunità hanno "bussato alla mia porta" e non posso non perseguirle, sacrificando obbligatoriamente qualcosa, anche se con profondo dispiacere. Non abbiamo impostato la nostra squadra come "un mestiere" pertanto se, non può più essere un divertimento, uno svago, un momento di passione, non ha più senso rimanere. Continuare solo per business, per soldi, con tutti i rischi imprenditoriali del caso, non fa parte del progetto, quindi è giusto chiudere questo capitolo nel suo periodo di massimo splendore, lasciando un ricordo gradevole negli appassionati e negli addetti ai lavori. Per non uscire totalmente da questo mondo magico, non escludo che ritornerò a sponsorizzare, sostenendo piloti o squadre, come facevo anni fa in MotoGp. Ringrazio tutti partendo in primis dalla mia squadra, i miei piloti, i tifosi, gli sponsor, la Infront e non ultimo la mia famiglia che si è sacrificata, in tempo ed investimenti, per sostenere la mia passione. Ciao e grazie ancora tutti".