Melandri vince gara 1 in Russia. Badovini 3°

Melandri vince gara 1 in Russia. Badovini 3°
Carlo Baldi
Doppietta BMW in una gara rocambolesca che ha visto solo 11 piloti al traguardo. Badovini porta la Ducati sul terzo gradino del podio. Caduti Giugliano, Laverty, Sykes e Checa | C. Baldi, Mosca
21 luglio 2013

Punti chiave

 

E’ successo di tutto questa mattina al Moscow Raceway nella prima manche dell’ottavo round del mondiale Superbike. La gara è iniziata sotto un cielo grigio che minacciava pioggia e con i team che si preparavano ad un eventuale pit stop per cambio gomme. I colpi di scena iniziavano sin dalla prima curva, quando Cluzel urtava Checa e cadevano entrambi. Il francese della Suzuki riuscirà poi a rientrare in pista, mentre per Carlos la gara finiva li. Poche curve e finiva in terra Iannuzzo dopo un contatto con Sandi. Il pilota di Pedercini riusciva a riprendere la gara, mentre Iannuzzo era costretto al ritiro. Sempre nel corso del primo giro si ritirava anche Savadori per problemi tecnici.

Intanto in testa alla gara si era portato Giugliano davanti a Davies che precedeva Laverty, Melandri, Sykes, Rea e Guintoli. Ma la corsa dell’autore della pole position durava poco perché nel corso del secondo giro la moto di Giugliano perdeva aderenza ed il pilota del team Althea concludeva sconsolato la sua gara nella sabbia della via di fuga. A quel punto si portava in testa Davies che girava forte e accumulava un buon vantaggio sul suo compagno di squadra Melandri. Nuovo giro e nuovo colpo di scena. Questa volta era Sykes che usciva di pista per un problema al motore della sua Kawasaki, che prendeva fuoco costringendo l’inglese a saltare giù dalla moto e ad abbandonarla in fiamme a bordo pista. Per alcuni giri la gara sembrava stabilizzarsi, con Davies che precedeva di oltre 3 secondi Melandri alle cui spalle si era accesa la lotta per il terzo posto tra Guintoli, Laverty e Baz che transitavano nell’ordine.

A quel punto a sconvolgere la gara ci pensava la pioggia che iniziava a cadere prima sul settore uno e poi su tutta la pista. Nessuno si voleva fermare a cambiare le gomme e tutti sembravano correre sulle uova. I primi a fermarsi erano Fabrizio e Camier che rientravano con le rain. Gli altri resistevano e rischiavano moltissimo come ad esempio Guintoli autore di una paurosa sbandata che gli faceva perdere tre posizioni. Nel corso del sedicesimo giro con la pioggia in aumento volavano fuori pista prima Laverty e subito dopo Haslam, ma l’unico che si fermava ai box per montare le gomme da pioggia era Sandi.

Nella corsa sul filo del rasoio si metteva in mostra un coraggiosissimo Badovini che risaliva posizioni sino a passare Rea al diciannovesimo giro, portandosi al terzo posto dietro i due piloti BMW Davies e Melandri, che avevano accumulato un vantaggio ormai incolmabile. A quel punto erano Neukirchner (poi penalizzato con un ride through per non essere sceso dalla moto mentre gli cambiavano le gomme) e Guintoli a fermarsi per il pit stop ed il giro dopo rientravano tutti ad eccezione di Baz. Melandri si fermava assieme a Davies e questo gli consentiva di annullare lo svantaggio nei suoi confronti. Momenti caotici nei box per il cambio gomme e quando i piloti rientravano in pista, sotto una pioggia torrenziale, Melandri dimostrava di avere una marcia in più. In pochi giri passava Davis e lo staccava di oltre cinque secondi. Dietro a Chaz transitava Rea che però doveva cedere ad un rimontante Badovini anche lui a suo agio sotto il diluvio.

Melandri tagliava per primo il traguardo, davanti al compagno di squadra Davies e ad un raggiante Badovini. Quarto posto per Rea davanti a Fabrizio buon quinto ed ottimo stratega essendo stato il primo ad aver cambiato le gomme, quando la pioggia non aveva ancora fatto la sua comparsa su tutta la pista. Guintoli era sesto, posizione che gli consentiva di riprendere il comando della classifica. Nonostante il ride through Neukirchner concludeva al settimo poto davanti a Baz che pagava la decisione di aver cambiato le gomme per ultimo. Nono posto per camier davanti a Cluzel e Sandi.

Come dicevamo Guintoli nonostante la spalla malconcia si è ripreso la testa della classifica che ora comanda con quattro punti su Sykes e trentadue su Melandri. Il ravennate con la vittoria moscovita rientra in piena corsa per il mondiale, così come Davies, che ora accusa sessantacinque punti dalla vetta. Un divario importante ma non impossibile da recuperare. La delusione di questa prima manche si chiama Davide Giugliano, atteso ad una gara convincente, conclusa invece con una caduta dopo meno di due giri. Sfortunati Sykes e Checa, il primo tradito dalla sua Kawasaki ed il secondo dall’irruenza di Cluzel.

 


Classifica


Moscow - FIM Superbike World Championship - Race 1

1. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 46'03.043
2. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 46'10.484
3. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R 46'15.797
4. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 46'24.360
5. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 46'50.499
6. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 47'04.042
7. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale R 47'07.805
8. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 47'07.990
9. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 47'12.183
10. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 46'26.550
11. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 48'04.828
RT. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 26'02.247
RT. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 26'04.095
RT. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 4'52.190
RT. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 1'37.722
RT. Lorenzo Savadori (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 
RT. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 
RT. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale R   

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