SBK. Le pagelle del GP di Portimao

SBK. Le pagelle del GP di Portimao
Carlo Baldi
A Portimao Melandri ha corso quella che probabilmente è stata la sua migliore gara da quando il ravennate ha deciso di lasciare la MotoGP per la Superbike... | C. Baldi, Portimao
10 giugno 2013

Punti chiave

 

A Portimao Melandri ha corso quella che probabilmente è stata la sua migliore gara da quando il ravennate ha deciso di lasciare la MotoGP per la Superbike. Laverty invece nella seconda manche è stato quasi perfetto ed ha colto con merito il suo quarto successo stagionale. Sono stati entrambi bravissimi, ma il vero vincitore di questo round portoghese della Superbike è un altro e risponde al nome di Sylvain Guintoli.

Con due secondi posti il francese ha portato a 28 (che potrebbero essere 31, se verrà accolto il reclamo dell’Aprilia al terzo posto di Sykes in gara due a Monza) i punti di vantaggio sull’ inglese della Kawasaki e a 39 (o 42) quelli sul suo compagno di squadra. Melandri invece è più staccato, ma i 57 (o 60) punti che Marco deve recuperare, non rappresentano un’impresa impossibile, visto che mancano ancora 18 manche e che quindi restano ancora da assegnare ben 450 punti. Un'impresa non impossibile a condizione che Guintoli compia qualche errore e rallenti il passo, perché in caso contrario sarà difficile spostarlo dalla vetta della classifica.

Una cosa è certa: i protagonisti di questo mondiale 2013 sono quattro : Guintoli, Sykes, Laverty e Melandri. Sembra infatti difficile che Davies, Baz e Rea si possano inserire nella lotta per il titolo e quasi impossibile che lo possano fare Fabrizio e Giugliano. Prepariamoci quindi a gustare una lotta a quattro, che durerà probabilmente sino all’ultima gara di Delhi del 17 Novembre.

L’estate non è ancora iniziata e dovremo aspettare l’inverno per conoscere il nome del nuovo campione del mondo. Non è ancora arrivata e non sembra abbia voglia di farsi vedere. Anche qui a Portimao, a poche centinaia di chilometri dal Marocco, nuvoloni neri, vento freddo e pioggia a tratti, hanno caratterizzato questa incredibile e bugiarda primavera. Anche per questo, oltre che per la ben nota crisi economica, gli spalti dell’Autodromo Internacional do Algarve erano semi deserti. Sono stati solo 26.000 gli spettatori in questi tre giorni e si sono viste ben poche moto in giro per l’Algarve. Sarà solo colpa della crisi?

Quello di Portimao è un circuito bellissimo, ma il suo asfalto è molto ondulato e con molte buche, quasi come una strada delle nostre città. Il cattivo stato dell’asfalto ha creato non pochi problemi ai piloti, alcuni dei quali si sono ritrovati in terra solo per aver allargato di poco la traiettoria. Se a questo aggiungiamo le difficoltà che molti hanno incontrato nell’adattarsi ai saliscendi del tracciato dell’Algarve, possiamo dar ragione a Rea che ci ha confidato : “Qui a Portimao non sei mai a posto con la moto e quindi vinci se sai correre sopra i problemi”. Le parole di Johnny ci fanno apprezzare ancora di più le prestazioni dei protagonisti di questo weekend, ai quali abbiamo assegnati questi voti :


Marco Melandri – In gara uno ha dato spettacolo. L’anteriore della sua BMW perdeva aderenza e saltellava spesso, ma lui oggi voleva vincere ed ha risposto ad ogni attacco soprattutto nel finale quando Sykes lo ha costretto prima sul cordolo e poi ad uscire di pista. Ma Marco non si è dato per vinto, ha ripreso il pilota della Kawasaki per poi andare a vincere in volata su Guintoli. Una gomma (probabilmente) difettosa non gli ha consentito di ripetersi in gara due, ma anziché riprendere la strada dei box lui ha stretto i denti e portato a casa quattro punti che si meriterebbe fossero decisivi per la sua classifica. Braveheart. Voto 9,5


Eugene Laverty – Ecco un pilota che non ha paura di niente e che non si fa certo abbattere dalle difficoltà. Al contrario, la rottura del motore della sua RSV4 nel bel mezzo della lotta per la vittoria nella prima manche gli dà la carica per cogliere la sua quarta vittoria stagionale nella seconda. Nonostante le tre caselle vuote della sua classifica Eugene è a soli 39 punti dal suo compagno di squadra e punta deciso al sorpasso. Sarà lotta in famiglia. Voto 8,5


Sylvain Guintoli – Non vince una manche dalla prima gara in Australia, ma il suo ruolino di marcia è impressionante. Nove podi in dodici gare e un sesto posto (e due quarti) come peggior risultato. Ad inizio stagione erano in molti a storcere il naso per la scelta dell’Aprilia, ma Sylvain sembra aver ereditato da Biaggi non solo la moto, ma anche una condotta di gara straordinariamente efficace, che gli consente di portare a casa sempre il miglior risultato possibile. Un martello. Voto 8

Tom Sykes
Tom Sykes


Tom Sykes
– Nonostante la sua ennesima Superpole è apparso subito chiaro che Tom a Portimao avrebbe dovuto sudare sette camicie per salire sul podio. Ce l’ha fatta in gara uno, mentre nella seconda ha pensato bene di stendersi nel giro di ricognizione. Un errore stupido, forse un calo di concentrazione, che però gli è costato carissimo. Facendo segnare il nuovo record della pista Sykes ha poi dimostrato cosa avrebbe potuto fare se fosse partito regolarmente dalla sua quinta pole position stagionale. Pollo. Voto 7


Jonathan Rea – Questa è la pista dove ha debuttato in Superbike, gli piace tanto e si vede. Conquista la prima fila in Superpole e nella prima manche resta nel gruppo di testa sino a quando la sua Honda lo lascia desolatamente a piedi. Si rifà in gara due con tanta grinta e voglia di podio. Sta sempre litigando con la nuova elettronica della sua moto, ma il suo talento gli permette comunque qualche buon risultato. Voto 7,5

Leon Camier - Disastroso in Superpole, gli tocca partire (male) dalla quinta fila. In gara uno compie l’impresa e risale sino ad un incredibile quarto posto. Nella seconda dimostra di averci preso gusto, ma la sua Suzuki è stanca e si ferma in fondo al rettilineo dei box. Troppi alti e bassi. Immaturo. Voto 6,5


Loris Baz – Finalmente un weekend convincente per il giovane francese che conquista la seconda fila in Superpole e si avvicina al gruppo dei primi in gara. Un quarto ed un quinto posto non sono male, soprattutto su di un circuito come quello di Portimao. Loris cresce, ma bisogna vedere se la Kawasaki avrà la pazienza di aspettarlo. Voto 6,5


Chaz Davies – Se Fabrizio è rimasto in Australia, Chaz è ancora ad Aragon. A guardare i suoi risultati, buoni ma non certo esaltanti, si potrebbe pensare che il round spagnolo sia stato per lui solo un fuoco di paglia. Siamo certi che non sia così, ma bisogna che Mr.Giramondo inizi a frequentare nuovamente il podio, se vuole allontanare le voci che già parlano dei suoi possibili sostituti per il prossimo anno. Voto 6


Carlos Checa – Il vecchio leone torna a ruggire, ma non è ancora guarito. La Ducati (e la Superbike) hanno bisogno di lui e su di un tracciato che non penalizza troppo la Panigale Carlos stringe i denti, finge di non sentir male alla spalla e raccoglie qualche buon risultato sia in Superpole che in gara. Certo quelli di Portimao sono risultati che solo l’anno scorso per lui sarebbero stati deludenti, ma per ora questo passa il convento di Borgo Panigale. Voto 6


Davide Giugliano - Proprio quando ci si aspetta che decolli, Davide cade. Pur essendo la pista sulla quale il pilota del team Althea ha debuttato in Superbike nel 2011, il tracciato portoghese è sempre stato indigesto per lui, che non era andato male sino alla caduta in Superpole, che ha rappresentato la chiave di volta in negativo per Giugliano in questo weekend. Da lì in poi è infatti apparso nervoso ed incline all’errore. Sette punti sono troppo pochi per il suo talento. Voto 5,5


Jules Cluzel – La Suzuki migliora e Jules con lei. Il giovane francese svolge sempre bene il suo compitino e sui saliscendi di Portimao si mette in mostra con qualche buon risultato. Non dimentichiamoci che è alla sua prima stagione in Superbike. Da tener d’occhio. Voto 6,5


Michel Fabrizio
– Ha fatto meglio che in altre gare, ma in Superpole non brilla (nono) mentre in gara uno imita Camier e, partito male, si cimenta in una buona rimonta. In gara due fa a gara con Melandri a chi abbia la gomma peggiore. Vediamo che effetto gli farà l’aria di casa di Imola. Noi siamo sempre in attesa che la sua classe torni a brillare. Voto 6

Caricamento commenti...