SBK: Savadori sostituisce Lundh a Mosca

SBK: Savadori sostituisce Lundh a Mosca
Carlo Baldi
Alex Lundh non si è ancora ripreso dagli infortuni conseguenti la caduta nelle prove di Imola e a Mosca verrà sostituito da Lorenzo Savadori, che partecipa con il team Pedercini alla Superstock 1000 FIM Cup | C. Baldi
15 luglio 2013

Punti chiave


Alex Lundh
non si ancora ripreso dalla frattura al quinto metacarpo della mano sinistra ed alla lussazione del polso destro rimediate a Imola il sabato mattina nel secondo turno di qualifiche a Imola. Lo svedese, che aveva perso il controllo della sua moto ed era rotolato nella sabbia della via di fuga riportando anche un leggero trauma cranico, dovrebbe essere regolarmente al via nel nono round di Silverstone, ma per Mosca non ce la farà e quindi il team Pedercini ha deciso di sostituirlo con Lorenzo Savadori che, così come Leandro Tati Mercado, era già salito sulla Kawasaki Superbike della squadra italiana nei test di Imola svolti il lunedì successivo alle gare.


Savadori è nato a Cesena il 4 Aprile del 1993 ed ha quindi solo venti anni. Nell’ultima gara della Superstock 1000 FIM Cup disputata a Imola, Lorenzo ha ottenuto il quarto posto. Il suo miglior risultato stagionale è sino ad ora la vittoria nella gara di Monza. Attualmente occupa il sesto posto nella classifica del campionato con 46 punti. La scelta di Pedercini è caduta su Lorenzo sia come premio per quanto di buono il giovane pilota italiano sta facendo in Stock 1000, sia perché questa potrebbe essere una prova in vista delle nuove regole che nel 2014 vedranno al via le Stock Evo, una categoria alla quale il team Pedercini è senza dubbio interessato.


Ecco la dichiarazione rilasciataci da Savadori : «Sono molto felice per questa opportunità che mi viene offerta dalla famiglia Pedercini che ringrazio molto, così come ringrazio la mia famiglia che mi è sempre vicina e lo sarà anche in questa mia esperienza in Superbike. Mi spiace per Alex al quale auguro di ritornare al più presto in pista. Ho già percorso 21 giri con la Ninja ZX-10R in versione Superbike nelle prove di Imola, ma è stato solo un primo contatto, che non pensavo potesse avere un seguito così immediato. Rispetto alla mia Kawasaki Stock la Superbike ha più potenza ed elettronica, ma è anche più difficile da guidare e da portare al limite. Per questa trasferta in Russia non mi pongo nessun traguardo se non quello di divertirmi e di fare del mio meglio, per ricompensare la fiducia che il team Pedercini ha riposto in me. Mi ci vorrà un poco di tempo per adattare la moto al mio stile di guida ed inoltre correrò su di una pista che non conosco per niente, ma sono certo che sarà comunque una bellissima esperienza».