CIV 2020. Pirro e Savadori vincono a Misano

CIV 2020. Pirro e Savadori vincono a Misano
Carlo Baldi
Un round da ricordare, con nuovi record, contatti, cadute e qualche polemica. Doppietta di Zannoni in Moto3, ancora Pirro e Savadori in SBK. Bernardi e Bussolotti vincono in SS
27 luglio 2020

Un weekend di fuoco quello del CIV al Misano World Circuit e non solo per le alte temperature. Il CIV si è ancora una volta confermato un campionato di alto livello, dove lo spettacolo non manca mai, grazie a nuovi talenti emergenti ed a campioni affermati. Ma vediamo classe per classe cosa è successo al Misano World Circuit.

E’ ancora lotta a due in SBK. Sabato mattina è Savadori a strappare la pole position a Michele Pirro per quasi tre decimi, ma in gara1 è il pilota del Barni Racing Team a prevalere. Lascia che sia Savadori a fare l’andatura e poi a due giri dal termine lo supera e sul traguardo lo distanzia di quasi due secondi. Dietro ai due protagonisti spunta il figlio d’arte Luca Vitali, che sale sul terzo gradino del podio. Quarto posto per Samuele Cavalieri, davanti ad Alessandro Delbianco e a Lorenzo Gabellini. La gara di domenica è stata invece caratterizzata dal ritiro di Pirro. Savadori è scattato benissimo dalla pole ed aveva preso un discreto vantaggio. Pirro pensava di ripetere la gara del giorno precedente, ma è stato tradito dalla sua Ducati V4 che lo ha lasciato a piedi quando mancavano cinque giri al termine. Un brutto colpo per il collaudatore della Ducati che ora è quarto nella classifica del campionato e deve recuperare ben 40 punti al leader Savadori. Mentre Savadori si avviava al secondo successo stagionale, alle sue spalle succedeva di tutto, con un funambolico Delbianco autore di un vero e propri rodeo con la sua BMW. Restato miracolosamente in sella, il giovane pilota del team DMR Racing chiudeva al terzo posto, dietro a Gabellini, al suo primo podio nel CIV SBK. Un buon viatico per il pilota romagnolo, in vista del prossimo round mondiale di Jerez. Quarto posto per Cavalieri e quinto per Kevin Calia, che ha lasciato la Suzuki per diventare compagno di squadra di Delbianco. 

In queste due gare ha corso anche la wild card Xavi Fores del Kawasaki Puccetti Racing. Era dal primo round SBK in Australia che lo spagnolo non vedeva la sua Ninja, ed ha faticato non poco a trovare un buon ritmo ed una discreta messa a punto. Sabato ha chiuso al terzo posto e domenica al secondo, ma avendo gareggiato con la stessa moto del mondiale, non in conformità con i regolamenti del CIV, era ovviamente fuori classifica.

La SBK sarà anche la classe regina del CIV, ma lo spettacolo migliore è arrivato dalla Supersport, che ci ha regalato due gare di altissimo livello anche grazie alla presenza del Campione del Mondo SS 2017 Lucas Mahias, che così come il suo compagno di squadra nel team Puccetti Philipp Oettl, ha corso come wild card (e quindi senza raccogliere punti e senza comparire nella classifica finale) pur utilizzando moto in conformazione CIV. Non è stato per niente facile per il francese aggiudicarsi entrambe le gare, e per farlo ha anche dovuto abbassare il record del CIV SS della pista romagnola (1’38”791). Nella prima gara Mahias ha preso la testa della gara ed ha fatto da lepre, davanti ad un gruppo, nel quale alla fine ha prevalso un grintosissimo Marco Bussolotti, davanti a Stefano Valtulini ed al poleman Luca Bernardi. Questi quattro piloti hanno più volte abbassato il record della pista, che apparteneva a Michele Pirro e che resisteva dal 2009. 

Nella gara di domenica Mahias ha consegnato la laurea di campione a Luca Bernardi. I due hanno lottato duramente con continui sorpassi per la prima posizione, e solo nel finale il francese ha messo il turbo, facendo segnare il record della pista e l’italiano ha capito che gli sarebbe bastata una vittoria (visto che Mahias non sarebbe comparso in classifica) importantissima ai fini del campionato. Seconda posizione per Valtulini che ha prevalso in volata su Bussolotti. In classifica comanda Bernardi con 91 punti, seguito da Bussolotti con 64 e da Valtulini con 62.

A Misano Zannoni fa poker in Moto3, ma quanta fatica e quante polemiche tra il campioncino italiano e lo spagnolo Perez Selfa del team di Davide Giugliano. Due gare combattutissime, ad iniziare da quella di sabato, che è vissuta sull’accesa lotta a quattro tra Zannoni, Perez Selfa, Alberto Surra ed Elia Bartolini. I quattro si sono alternati al comando, scambiandosi le posizioni quasi ad ogni curva. Nel finale Bartolini ha perso contatto con i primi ed all’ultimo giro, alla curva del Carro, è successo l’episodio che ha creato poi tensione tra Zannoni e Perez Selfa. I due sono venuti a contatto e ad avere la peggio è stato lo spagnolo, che è caduto. Kevin è riuscito a restare in sella ed ha tagliare  per primo il traguardo davanti a Surra e Bartolini. Quarta posizione per Carraro e quinta per Escrig Reche con la Beon 450. Zannoni ha firmato anche il nuovo best lap della categoria (1'43.491). Gara incerta sino alla fine anche quella della domenica, con Zannoni che ha dovuto lottare ancora con Perez Selfa, Bartolini e Surra, riuscendo a trovare l’allungo decisivo solo nelle fasi finali. Seconda posizione per Perez Selfa e terzo per Bartolini, che ha avuto la meglio su Surra. In classifica generale Zannoni è a punteggio pieno con 100 punti, seguito da Bartolini con 61 e Perez Selfa con 60.

La Supersport 300 si è decisa a tavolino, dopo un reclamo che ha tolto a Nicola Bernabè, primo in pista in entrambe le gare di Misano, non solo le due vittorie romagnole ma anche quella del Mugello. Il suo motore è stato trovato non in regola e quindi, siccome il pilota del Team Pedercini lo aveva utilizzato in tutte e quattro le gare (nella seconda del Mugello era caduto), gli sono stati tolti tutti i 75 punti accumulati. Un brutto epilogo per un round della 300 che era stato molto combattuto ed avvincente. Solo le prossime gare di Imola ci diranno se era l’irregolarità a mettere le ali al giovane veronese o se invece la differenza è tutta nel suo polso destro. Una volta escluso Bernabè dalla classifica, sabato ha vinto Nicola Settimo, davanti a Manuel Bastianelli e Samuele Marino. Domenica sono invece saliti sul podio Thomas Brianti, che pur essendo iscritto come wild card (correrà il mondiale SS300 tra una settima a Jerez) ha preso punti, Emanuele Vocino e Mattia Martella. La classifica del campionato vede in testa Settimo con 76 punti, davanti a Bastianelli con 59, Vocino con 41 e Marino con 36.

I ragazzini della Premoto3 si sono come sempre dati grande battaglia e sabato la vittoria è andata in volata allo spagnolo Alberto Ferrandez, bravo a trovare l’allungo finale su Cristian Lolli e sul greco Vasilis Panteleakis. Arrivo in volata anche la domenica, a conferma del grande livellamento esistente in questa categoria. Ha vinto Guido Pini che ha preceduto Cristian Lolli e Alberto Ferrandez. In classifica generale Lolli è al comando con 69 punti, seguito da Pini con 50 e Liguori con 45.  


L’ELF CIV tornerà in pista il 5 e 6 settembre all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

 

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