Riccardo Russo: “Il livello del CIV Superbike è sempre più alto”

Carlo Baldi
Perfettamente ripresosi da un brutto incidente automobilistico, Russo ci rivela i suoi programmi per il 2020 ed il desiderio di provare al più presto l’Aprilia RSV4
8 aprile 2020

Riccardo Russo è nato a Maddaloni in provincia di Caserta ed è uno dei pochi piloti del sud che sia riuscito ad imporsi a livello nazionale ed internazionale. Ha iniziato dalle minimoto, per poi debuttare a soli 15 anni nel CIV 125. Due anni dopo però è salito su una quattro tempi e ha corso nella Stock 600 italiana. Nel 2012 si è laureato campione Italiano e vice campione europeo STK600 mentre l’anno seguente è entrato a far parte del team Puccetti, con il quale ha disputato il mondiale Supersport. Il 2014 è stato l’anno del doppio debutto nei mondiali Superbike con il team Pedercini, e Moto2 con una Suter MMX2. La stagione seguente è tornato nel mondiale Supersport e nel 2016 ha corso per il team ufficiale Pata Yamaha Superstock 1000. Un infortunio ad Assen gli ha fatto saltare alcune gare, ma al Lausitzring conquista il suo primo podio, con  un terzo posto.
 

Nel 2017 ha iniziato il mondiale Superbike con il team Guandalini per poi tornare con la squadra di Lucio Pedercini. La stagione 2018 l’ha iniziata in Stock 1000 con il team C.M. Racing, ma è poi passato al team Motocorsa. Con la squadra di Lorenzo Mauri lo scorso anno Russo ha disputato il CIV Superbike, raccogliendo tre podi e concludendo al quinto posto. Per quanto riguarda la stagione 2020, che tutti speriamo posso iniziare al più presto, Riccardo ha firmato un contratto con il team Aprilia Nuova M2 Racing, con l’obiettivo di contendere il titolo italiano al campione in carica Michele Pirro. Purtroppo un grave incidente automobilistico gli ha procurato alcune fratture ed un lungo periodo di riposo e di convalescenza. Come potete constatare dalla nostra intervista, fortunatamente Riccardo si è ripreso completamente dagli infortuni ed è pronto a tornare in pista per provare la sua Aprilia RSV4 con il suo Arai RX7 V, il casco che il pilota campano utilizza da alcuni anni con piena soddisfazione e che, come lui stesso afferma nella video intervista, lo ha protetto al meglio in alcune cadute.