La prima moto elettrica di Deus ex Machina

Marco Berti Quattrini
E' una moto da pista con linee che fondono la modernità e le forme retrò delle café racer
27 ottobre 2020

Zero e Deus ex Machina. Una moto unica al mondo personalizzata da uno dei nomi più famosi del settore, una Zero SR/S completamente trasformata. Non solo nelle forme e nella sostanza, ma soprattutto nella concezione. Si è infatti preso una sport tourer e la si è trasformata in a Superbike che strizza l'occhio al café racer. D'altra parte Deus per il suo primo progetto su una moto elettrica voleva fissare una pietra miliare. 
L'idea era quella di puntare a una moto da pista con linee moderne e retrò in un gioco di alternanze e non di contrasti. Tecnicamente sono stati impiegati componenti che arrivano direttamente dal mondo delle Superbike.

"Volevo fare qualcosa di vecchio e di nuovo - spiega Michael 'Woolie' Woolaway -. Vecchie forme con le quali sono cresciuto e nuova tecnologia - e volevo costruire una moto che non fosse necessariamente street legal perché è quello che amo fare".

"Ho modellato la bici a mano. Era tutto molto organico. Non avevo disegni. Nessun lavoro al computer. Solo schiuma e strumenti per modellare, alla vecchia maniera. È tutta fibra di carbonio per resistenza e rigidità. abbiamo montato un set di forcelle Showa World Superbike, ammortizzatori e ruote in fibra di carbonio. Ho rimosso il freno a pedale e abbiamo installato un freno a pollice personalizzato. Volevo solo sottolineare il fatto che la moto non ha alcun pedale. Non ha il 'cambio', non ha il freno a pedale e perché non ha la leva della frizione che ora può diventare il freno. Volevo solo sottolineare il fatto che questa non è una moto normale. È stata una bella esperienza. Spero piaccia a tutti".