EnduroGP 2020. Portogallo 1. Il Ritorno di Josep Garcia e KTM

EnduroGP 2020. Portogallo 1. Il Ritorno di Josep Garcia e KTM
Piero Batini
  • di Piero Batini
Primo dei due Gran Premi di Enduro del finale in Portogallo. Lo spagnolo ufficiale KTM torna al Mondiale e alla vittoria (domenica). Verona e Oldrati in E1, Holcombe e Garcia in E2, Freeman e… Freeman in E3. Holcombe sempre in testa in EnduroGP
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
9 novembre 2020

Marco de Canaveses, Portogallo. Il Mondiale Borilli EnduroGP volge al termine, e si conclude in Portogallo con la disputa di 2 Gran Premi consecutivi nello stesso luogo. Il primo è considerato da molti come uno dei più difficili e impegnativi della stagione. Una parte di colpa va al maltempo che ha “allentato” il terreno. Dopo tre anni di assenza (armi e bagagli al WESS, World Enduro Super Series, quest’anno non disputato) Josep Garcia e KTM tornano al Mondiale di Enduro. Il tempo di prendere le misure con un terzo posto in EnduroGP il Sabato, e Domenica il binomio già Campione del Mondo torna alla vittoria. Può essere considerata una mossa, corredata da un grande risultato, con una qualche prospettiva? Presto per dirlo. Certo è che, in questo anno del tutto anomalo… in questo senso la penultima del Mondiale, il Gran Premio Acerbis del Portogallo, corregge un’anomalia storica. Intanto potrebbe essere così anche tra una settimana, quando Garcia tornerà sulle stesse tracce per disputare anche il secondo Gran Premio Portoghese, poi si vedrà. Sarà un inverno di lavoro e di resa dei conti, forse di ritrovata comunione di intenti tra i due tornei che proiettano l’Enduro sul più alto livello.

Il primo dei due week end dell’Enduro portoghese è in archivio. I titoli si avvicinano e la distanza dall’obiettivo si riduce. Ormai due sole giornate di Mondiale separano i più accreditati dalla consacrazione. Al di là dell’incertezza teorica (e anche un po’ scaramantica) i quadri sembrano piuttosto chiari in molti casi.

Partiamo dalle classi, le categorie che dal 2004 dividono i Piloti in tre gruppi in corsa per un Titolo iridato. La E1 è la classe delle “piccole”, delle cilindrate minori. Questo non vuol dire affatto che siano le meno performanti. La E1 è anche la classe che ci tiene maggiormente in sospeso, in quanto vede in lotta per il Titolo di Campione del Mondo due Piloti italiani, Andrea Verona, TM, e Thomas Oldrati, Honda. Verona ha vinto sabato, Oldrati Domenica. Sabato tuttavia, tra Verona e Oldrati si è inserito Antony Magain, giovane promessa di Sherco, cosicché Verona aumenta leggermente il proprio vantaggio nella provvisoria di Campionato. Due punti in più, ma in totale in disavanzo del bergamasco ex Campione del Mondo Junior è di appena 4 punti, 107 contro 111. È quanto basta per essere sicuri che l’ultima di Campionato, tra una settimana ancora a Marco de Canaveses, non sarà una gara al risparmio per nessuno dei due, né un confronto basato su sofisticate strategie. Verona è partito meglio, vincendo in Francia, Oldrati è letteralmente esploso con la doppietta in Italia. Non c’è uno tra due che meriti di più o di meno, e questo renderà la finalissima una gara quasi certamente memorabile.

La E2 registra l’exploit del ritorno di Josep Garcia e di KTM. Lo “spilungone” spagnolo, Mondiale Enduro 2 nel 2017, ha fatto secondo Sabato e ha vinto domenica, interrompendo la serie perfetta di Holcombe. Garcia potrebbe ancora migliorarsi tra una settimana e rendere meno vistoso, ma non meno credibile, il successo di Holcombe. Il Senatore inglese, infatti, con un primo e un secondo posto, allunga ancora nei confronti del secondo in Campionato, Loic Larrieu, un quarto e un quinto. Così stando le cose l’Ufficiale Beta può permettersi uno zero e un piazzamento per conquistare comunque il sesto Titolo iridato della carriera. Daniel McCanney, Honda, due volte terzo in Portogallo “Uno”, appare in questo momento più performante e concentrato di Loic Larrieu, per cui è probabile che il GP di Portogallo “Due” proponga uno spettacolare duello per il Titolo di Vice Campione.

Meno “apprensiva” e più chiara la situazione della E3 al termine del Gran Premio di Portogallo 1. Brad Freeman, Beta, ha ottenuto la sesta vittoria consecutiva, ovvero il massimo possibile senza commettere un solo sbaglio o fare alcun passo falso. Il pur bravo Jaime Betriu, KTM, ancora una volta due volte secondo, è distante ormai venti punti, 120 a 100, cosicché il verdetto arriverà verosimilmente ancora prima della fine del prossimo GP. Non c’è dubbio, tuttavia, che siamo ancora in presenza di una stagione “battezzata” Beta.

Massima incertezza nel thriller della EnduroGP, l’”Assoluta” che vede i due Piloti Beta ufficiali Holcombe e Freeman troppo vicini per poter azzardare un pronostico. Rimanendo ai fatti, quindi, c’è da registrare un nuovo episodio di sostanziale equilibrio. Sabato ha vinto Holcombe, all’ultimo tuffo sullì’ultima Extreme in un finale di gara mozzafiato, Domenica Freeman ha fatto meglio del compagno di Squadra, con la differenza che la vittoria di giornata è andata all’ospite d’onore Josep Garcia. Holcombe e Freeman sono separati da sette punti, non è neanche da pensare che Fabrizio Dini voglia imporre una qualche gioco di Squadra, perfettamente inutili nell’economia della stagione del Team Beta, e quindi non resta che aspettare, con una certa impazienza, la grande finale.

Dall’altra parte del “tabellone”, tra i giovani, bella vittoria di McDonald, Sherco, nella Junior, l’exploit di Crivillin, Honda, primo brasiliano sul primo gradino del podio Mondiale, Junior 1, la nuova doppietta di Etchells, che porta a cinque i successi del giovane talento inglese in sella alla Fantic.

 

Nessuno si muova! Il prossimo Gran Premio, l’ultimo della stagione, è ancora qui, a Marco de Canaveses, Portogallo. Stesse piste, stesso paddock, quasi stesso tempo, una settimana appena di distanza!

 

© Immagini ABC – Beta Media – Honda RedMoto Media

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