Il Parlamento Europeo vota a favore del rapporto sulla revisione moto in tutti gli Stati membri

Il Parlamento Europeo vota a favore del rapporto sulla revisione moto in tutti gli Stati membri
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Il momento in cui in ogni paese membro diverrà obbligatoria la revisione tecnica periodica per i tutti i mezzi a due e tre ruote potrebbe essere più vicino
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
30 aprile 2021

Nel 2010, la Commissione Europea ha annunciato una politica di sicurezza stradale volta a ridurre del 50% il numero di vittime della strada nel decennio seguente e successivamente ha definito l'obiettivo delle zero vittime nel trasporto su strada entro il 2050. Nel 2014, nel solco di questo impianto generale, sono state emanate alcune direttive tra cui la 2014/45/UE sui controlli tecnici periodici (TPI).

L'Italia, insieme a Spagna, Austria, Croazia e Lituania, è stato uno dei paesi ad aver introdotto tempestivamente e integralmente - includendo 125 cc e ciclomotori - il contenuto della direttiva all'interno del proprio ordinamento disponendo le revisioni periodiche di tutti i mezzi a due ruote, mentre nell'altro estremo sono presenti alcuni paesi come Paesi Bassi, Irlanda e Finlandia che non desiderano a tutt'oggi introdurre i TPI. In mezzo, paesi che introdurrano i TPI soltanto dal 2022 in base alla richiesta della Commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento europeo (TRAN) alla Commissione Europea di applicare a tutte le moto, gli scooter e i ciclomotori l'obbligo di un'ispezione tecnica periodica, richiesta che ha anche causato una manifestazione in Francia il 10 e 11 aprile contro l'imposizione della revisione periodica per le moto.

Arriva adesso, e viene segnalata dalla FEMA, la notizia che il 26 aprile, il Parlamento Europeo ha votato il report sulla revisione del cosiddetto Roadworthiness Package, confermando il risultato della votazione precedente in seno alla Commissione per i Trasporti. In pratica, il Parlamento Europeo chiede alla Commissione Europea di far testare periodicamente tutti i motori a due e tre ruote, anche se per ciclomotori e 125 cc viene preventivamente richiesta un'analisi costi-benefici.

Cosa potrà accadere adesso? Premesso che nel nostro Paese non dovrebbe cambiare nulla in quanto abbiamo già introdotto le revisioni per tutti i mezzi a due (e tre) ruote, gli altri Stati membri che ancora non hanno introddoto i TPI o li hanno introdotti parzialmente attendono che la Commissione riveda la direttiva, quindi la palla passerà al Parlamento Europeo e al Consiglio Europeo, per un iter legislativo non breve.

Il testo del report della Commissione Trasporti e Turismo sul Roadworthiness Package è consultabile qui.

Fonte: FEMA