Mototour. In moto tra le nuvole con Honda Marino Moto

6 Vallate cuneesi, 5 colli, 260 km di sole curve, un giro da veri motociclisti con tratti tra i più impegnativi di tutte le Alpi Marittime
27 settembre 2019

Il nostro amico Fabrizio Gillone ci racconta in un entusiasmante diario di viaggio il tour organizzato dal Conc. Honda MarinoMoto di Savigliano ( CN ). Un percorso di oltre 250 km tutto curve e che ha portato i partecipanti sopra i 2.500 m di quota.


"Sabato scorso siamo partititi per questa nuova avventura, pensavamo al solito giro di colline con pausa pranzo e finita lì! E invece dopo il breefing di Andrea e Adriano il titolari della concessionaria Honda, abbiamo capito che non era proprio così, qua si fa sul serio un giro in moto vero!
Partiamo da Savigliano con tutto il gruppo, c’è un po' di tutto dalle stradali stile CB650R, agli XADV, ovviamente le CRF 1000 ed anche una 650 la prima Africa Twin del 1988, il proprietario l’ha risvegliata dopo un lungo letargo durato “solo” 20 anni non è male come primo giro!

Noi siamo sulla Honda Africa Twin Adventure Sport DCT che già alla HAT Sanremo-Sestriere ci ha tenuto compagnia per 30 ore giorno e notte strada e off-road, è nostra fida compagna di avventure, ora ripassare da queste parti di giorno possiamo anche goderci lo spettacolo, a guidarci sempre il Garmin 276 CX in cui Enrico della Conc. ha caricato i file GPX del percorso.

Risulta per noi fondamentale che non conosciamo il tracciato, tra l’altro segnaliamo, visto che molti ce l’hanno chiesto, la chiara visibilità del display e che anche in pieno sole la traccia è sempre evidente, inoltre la batteria interna ricaricabile ha un’autonomia di oltre un giorno e così non occorre nemmeno collegarlo all’alimentazione, comunque nel caso c’è sempre un cavo già nella confezione per la presa 12v ormai di serie su molte moto come la nostra AT Adventure Sport.

Adiamo in direzione Busca per raggiungere Cuneo e Borgo San Dalmazzo da li invece che andare a sinistra per il Col di Tenda in Francia si va a destra alla rotonda in Val di Gesso, qua ci sono anche le montagne più alte delle Alpi Marittime, toccano i 3.300 mt. Giunti a Valdieri si sale a destra alla Madonna del colletto 1.000 mt. e si scende in Valle Stura, il percorso comincia a farsi tortuoso, diciamo che entriamo nella preparazione di quello che sarà più dardi un’importante scalata!

Una veloce pausa caffè nella piazza di Demonte di fronte al benzinaio e sulla destra si prende la mitica strada della Fauniera.

Siamo molto affezionati a questi luoghi, in inverno c’eravamo passati per il viaggio Invernale di Moto.it e Motodays, infatti da Demonte si sale per la Maddalena e ci si perde nelle Alpi francesi... Ma ora stiamo ci aspetta questa storica strada, segnata dal passaggio del Giro d’Italia dai corridori che hanno scritto la storia del ciclismo!

Ebbene sì, qui Savoldelli vinse la tappa e il pirata arrivato a Borgo San Dalmazzo si aggiudicò la maglia rosa, era il 1999, questo percorso è considerato tra i più impegnativi di tutti le Alpi: pendenze, strapiombi, strettoie, noi lo faremo al contrario rispetto al giro, c’è un motivo! La strada in alta quota risulta essere così stretta che per sicurezza in un tratto è a senso unico e si deve deviare su uno sterrato per poi ricollegarsi poco più in basso, quindi non è consigliabile per le stradali, c’è anche divieto ai camper nella parte alta, solo bici moto e auto, ma non vogliamo spaventare nessuno da questo versante il traffico è molto esiguo ed essendo anche poco abitato si incrociano pochissimi mezzi.

Saliamo verso i 2.511 mt. la temperatura si abbassa notevolmente siamo sotto i 10°C è ora di accendere le manopole riscaldate, fortuna che la moto le ha di serie! Ora lo spettacolo ha inizio quasi rischiavamo di prendere la pioggia e invece dopo avere bucato le nuvole si apre il sipario, protagoniste montagne dalle punte acuminate lanciate verso il cielo azzurro, sotto di noi un mare di nuvole, solo una stretta striscia di asfalto che sale ancora che ci porterà in Valle Grana. 

Curve, tornanti anche qualche ciottolo, la guida deve essere sempre prudente e attenta gli strapiombi non mancano ma per questo paesaggio ne vale la pena, arriviamo alla cima della Fauniera come non fermarci al monumento dedicato a Marco Pantani, il vento è gelido non togliamo nemmeno il casco che abbiamo in anteprima il nuovo BELL MX9 Adventure con la nuova colorazione red-black, per il freddo Adriano scalda i guanti sul motore della sua CB 500 X facile e divertente che con il cerchio anteriore da 19 strizza l’occhio anche allo sterrato e grazie al fatto che non supera i 35 CW si può guidare con patente A2 a 18 anni. Facciamo qualche ripresa e uno sguardo con il binocolo Nikon Prostaff 3S qua siamo nel posto giusto e tutto è perfetto!

Si riparte e scendiamo per il pranzo, da queste parti si produce anche il famoso formaggio Castelmagno che si può trovare in numerose ricette nei ristoranti sulla strada, noi ci fermiamo nel centro storico di Pradleves nella trattoria albergo Della Pace gnocchi al Castelmagno e tagliolini al cinghiale sono l’ideale per riprendere energia dopo il freddo e ripartire.

Durante la discesa proviamo anche una Africa Twin con l’Air Tender montato, un particolare accessorio di Honda che si può montare ai mono ammortizzatori delle CRF a partire dal 2016, in pratica migliora l’esperienza di guida rendendo la moto ancora più confortevole e performante sia per una guida sportiva che per un turismo in coppia mantenendo assetto sempre corretto, sulla Fauniera ci ha fatto divertire e la differenza si sente!

Tutti a commentare questa strada, ora si riparte, a Valgrana svoltiamo a sinistra per un colletto di 300 mt. per arrivare direttamente in Valle Maira a Dronero, da li risaliamo e deviamo a destra per Elva per giungere al Colle di Sampeyre 2.284 mt. Lasciamo così le Alpi Marittime per giungere nelle Cozie, alla cima giungiamo guidati grazie solo al nostro Garmin, le nuvole e la nebbia è così fitta da non vedere nemmeno i tornati che ci precedono, mai capitato una cosa del genere in tutta la mia vita. Ci fermiamo tutti per tirare respiro, oltre a non vederci nulla la strada è anche umida, che fatica! 

A scendere verso Sampeyre anche un piccolo tratto di sterrato, nulla di complesso nemmeno per le stradali, arrivati in paese rifornimento per chi ha serbatoio con poca capienza. Da qui passa anche la strada che porta al Colle dell’Agnello dove a gennaio si svolge a Ponte Chianale il “Raduno dell’Agnello”....non perdetevelo noi ci andiamo sempre, l’organizzano gli amici della Gibilterra Race!!! Ora giù verso l’ultimo colle di Brondello di 1.000 mt. che ci farà abbandonare la Valle Maira ed entrare in Valle Po'. Lasciato Castellar sulla sinistra il paese degli spaventapasseri che visitammo questa primavera in un’escursione off-road con la CR-V Hybrid arriviamo a Saluzzo e poi a Savigliano. Siamo arrivati, stanchi ma quanto siamo felici! A volte si ha la presunzione di avere fatto e visto tutto, ma la moto ci fa sempre vivere nuove emozioni e momenti, proprio impossibile farne a meno.


Qualche raccomandazione: questi sono luoghi bellissimi ma qui è il clima che detta legge, è importantissimo verificarlo prima di mettersi in viaggio e allo stesso tempo controllare le chiusure invernali delle strade che sicuramente andrebbero mantenute in condizioni migliori di come le abbiamo trovate, perché sia noi che i ciclisti siamo quelli a pagarne le conseguenze. 

Risulta quindi importante anche essere ben protetti con l’abbigliamento adeguato, che se proprio capita una stupida scivolata non si traduca in tragedia, noi avevamo una tuta SPIDI Voyger 4 suit che si adatta bene ad ogni stagione, guanti SPIDI G-Carbon, stivaletti SPIDI XPD X Goodwood e casco BELL MX-9 Adventure con tecnologia MIPS, tutto ciò che serve per viaggiare bene in sicurezza.

Ora non rimane che rimettersi in viaggio e un infinito grazie agli amici della Conc. Honda Marino Moto per averci fatto vivere questa incredibile esperienza, forse l’ultimo nostro viaggio alpino di quest’anno prima della neve!".

 

Fabrizio Gillone

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