Norton, la nuova NRV4 al TT 2013

Norton, la nuova NRV4 al TT 2013
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Dopo la positiva ma sfortunata esperienza del 2012 la Casa di Donington partecipa al Tourist Trophy con una versione riveduta e corretta della sua moto da competizione con motore V4 di derivazione Aprilia
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
24 maggio 2013

 «Questa moto nasce dalle lezioni apprese nel 2012» Parola di Simon Skinner, capotecnico Norton, che ha visto nascere il progetto NRV4 a fine 2011 e lo ha fatto crescere fino alla moto che quest’anno parteciperà al TT in versione ben più evoluta e matura del prototipo realizzato a tempo di record l’anno passato.

 

Nata sulla base di un propulsore Aprilia RSV4 ospitato da una ciclistica Spondon pensata a suo tempo per il propulsore rotativo della RCW588, la NRV4 (la sigla deriva evidentemente dall’unione dei nomi Norton ed RSV4) è arrivata al TT 2012 in configurazione poco più che prototipale, recitando il ruolo di moto-laboratorio – test bed, come amano dire i britannici – da cui ricavare nell’arco di tre/quattro anni una moto sempre più Norton e sempre meno Aprilia, che dovrà costituire la capostipite di una nuova generazione di supersportive.

 

Il che significa allontanarsi sempre di più dal propulsore di Noale (anche perché, come ha giustamente precisato Gigi Dall’Igna, in Aprilia non hanno particolare interesse ad aiutare un diretto concorrente) modificandone sempre più profondamente le componenti interne per arrivare a produrre in autonomia un motore che ne condivida l’impostazione di base (un V4 di 65°) ma completamente diverso, e soprattutto sviluppare una ciclistica all’avanguardia sul banco di prova più impegnativo al mondo – i 60 chilometri del Mountain Course.

 

Il nuovo forcellone regolabile della NRV
Il nuovo forcellone regolabile della NRV

L’esperienza 2012 ha evidenziato problemi di stabilità della NRV4 , risolte solo in parte allungando l’interasse attraverso un innalzamento del perno forcellone che ha determinato un aumento dell’avancorsa a seguito dell’apertura del cannotto. Purtroppo l’evoluzione, nata dai commenti del pilota Ian Mackman durante le prove, non è stata testata in gara a causa della cancellazione del Senior TT, ma ha dato il via ad una serie di operazioni sul telaio che hanno dato origine alla moto 2013.

 

Il telaio, rimasto un traliccio in lega leggera realizzato da Spondon (compagnia ad oggi di proprietà della stessa Norton) è stato rivisto in ottica di maggior stabilità attraverso l’adozione di un forcellone più lungo e ampie possibilità di regolazione; oggetto di profonde evoluzioni anche l’aerodinamica e le componenti interne del motore, sulle quali però giustamente Norton non si sbilancia più di tanto. Quello che sappiamo, grazie ad una bella analisi condotta dalla britannica MCN, è che la nuova carenatura è più protettiva ed efficiente nel raffreddamento del propulsore, e che porta con sé nuove prese d’aria per l’airbox sui lati del cupolino al posto dell’unità centrale impiegata lo scorso anno.

 

La novità più importante sembra relativa all’elettronica: fin dallo scorso anno Norton aveva scartato la gestione Aprilia per fare esperienza in proprio e la già citata scarsa collaborazione della Casa di Noale, rivolgendosi a Specialist Component, azienda di grande valore nel settore dell’Automotive. Nel 2013 la Casa di Donington è andata oltre rivolgendosi a Cosworth, che ha messo a disposizione diverse componenti da impiegare in un sistema integrato di elettronica con acceleratore ride-by-wire e gestione completa dell’alimentazione ed accensione con la possibilità di implementare il controllo di trazione.

 

Le sospensioni Ohlins con possibilità di funzionamento semiattivo
Le sospensioni Ohlins con possibilità di funzionamento semiattivo

Sempre in campo elettronico, le sospensioni Ohlins FGR saranno dotate di controllo elettronico (il TT è l’unica competizione in cui tale soluzione non è vietata) con la possibilità di funzionamento tradizionale con assistenza da parte di un ricevitore GPS o addirittura semi-attivo sulla base della guida del pilota.

 

Sarà però molto difficile che la modalità semi-attiva venga impiegata già in questa fase: come giustamente spiega Skinner, al TT la confidenza del pilota – e quindi la prevedibilità delle reazioni della moto – è fondamentale, e spingersi troppo oltre nella gestione elettronica potrebbe pregiudicare in maniera sostanziale questo aspetto. Non resta che attendere qualche settimana per vederla in gara.

 

Fonte, foto: MCN

 

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