Revisione moto e ciclomotori: uguale in tutta Europa

Revisione moto e ciclomotori: uguale in tutta Europa
E' la richiesta del Parlamento Europeo affinché in ogni paese membro venga istituita la revisione tecnica periodica per i tutti i motoveicoli
16 marzo 2021

La Commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento europeo (TRAN) lo scorso febbraio ha chiesto alla Commissione europea di applicare a tutte le moto, gli scooter e i ciclomotori l'obbligo di un'ispezione tecnica periodica.

Questo perché esistono differenze in ambito europeo; l'ispezione tecnica obbligatoria (TPI, revisione più semplicemente da noi) è già prevista quasi in tutti i paesi ed è regolata dalla direttiva 2014/45/UE, ma alcuni la introdurranno solamente nel 2022, tre paesi non la vogliono introdurre (Paesi Bassi, Irlanda e Finlandia) e pochi la prevedono anche per i ciclomotori.

Fra questi ultimi ci sono Italia, Spagna, Austria, Croazia e Lituania.
Da noi di fatto la revisione è obbligatoria per tutti i veicoli in base all'articolo 80, comma 3 del Codice della Strada, ciclomotori compresi. Va effettuata la prima volta entro quattro anni dalla prima immatricolazione e successivamente ogni due anni.

I costi sono di 45 euro rivolgendosi alla Motorizzazione Civile, 65,25 euro a un'agenzia Aci e 66,88 euro a un centro revisioni auto e moto.

Nel 2021 è previsto un aumento di 9,95 euro sulla revisione moto, al momento è stato sospeso in attesa del decreto attuativo.

Circolando con la revisione non fatta o scaduta la sanzione va da 173 a 695 euro, più il divieto alla circolazione fino all'effettuazione della revisione.

Il controllo tecnico serve essenzialmente a verificare la sicurezza dei veicoli (freni, sistemi di illuminazione, sospensioni e gomme in primo luogo) ma appunto i diversi paesi la intendono diversamente.
Ad esempio fino ai 125 cc la TPI non esiste ancora in Francia, Belgio o Portogallo, mentre per i ciclomotori esiste soltanto nei cinque paesi prima ricordati e fra i quali figura appunto l'Italia.

A sostegno delle sue richieste la Commissione Trasporti ha portato le statistiche degli incidenti che riguardano i ciclomotori in Spagna, ma i dati sono contestati da altri paesi che chiedono studi mirati in ognuno di essi.

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