SBK. Le pagelle del GP del Qatar 2016

 SBK. Le pagelle del GP del Qatar 2016
Carlo Baldi
Dieci a Davies, 9 a Rea e 8 a Sykes. Ecco i voti ai tre piloti che hanno infiammato il campionato SBK 2016
31 ottobre 2016

Tutto come da copione a Losail, dove sabato Rea ha vinto il suo secondo titolo mondiale dopo aver portato, assieme al compagno di squadra Sykes, il titolo costruttori alla Kawasaki già due settimane fa a Jerez.


Cronaca di un trionfo annunciato, per un’azienda che da anni investe (solo) nelle derivate e che giustamente raccoglie i frutti sia in Superbike che in Supersport, in attesa che il giovane “turchino” Razgatlioglu completi la sua maturazione in Stock 1000, per consentire alla casa di Akashi di puntare all’en plein nelle tre classi.


La Ducati si gode questo stratosferico Davies, il quale però ammette di essere diventato imbattibile da quando la Panigale è diventata probabilmente la miglior moto del lotto. Con buona pace di chi asseriva che la nuova bicilindrica di Borgo Panigale non avrebbe mai vinto nulla. Ma il campionato dura otto mesi e non solo due, ed è quindi è giusto che il titolo sia andato a Rea ed alla Kawasaki, più costanti e veloci su tutte le piste.


E’ stata una lotta a due tra Ducati e Kawasaki, ma esiste la concreta possibilità che il prossimo anno la contesa si allarghi anche ad altre Case. La nuova Honda fa sognare il team Ten Kate, che potrà consegnare alla granitica coppia Bradl-Hayden una moto certamente più competitiva rispetto alla vetusta CBR, che, comunque quest’anno è salita dieci volte sul podio, vincendo a Sepang. Un anno in più farà certamente bene alla Yamaha Superbike, che sistema la sua base a Germo di Lesmo per poter far lavorare gomito a gomito i tecnici SBK con quelli MotoGP, a tutto vantaggio dello sviluppo della nuova R1. E se poi il portafoglio del team Milwaukee riuscirà a smuovere l’Aprilia dal suo torpore, LorenzoSavadori potrebbe riportare un poco di tricolore anche nel campionato piloti.


Ma tornando al campionato appena concluso, oltre ai già citati Rea, Davies e Sykes, il weekend di Losail ha portato agli onori della cronaca anche Guintoli e Hayden. Il primo ha portato finalmente sul podio la R1, mentre il secondo ha conteso sino alla fine la Superpole a Rea. E che dire della sorpresa De Rosa e della “mezza sorpresa” Haslam? Ecco come abbiamo visto e valutato i protagonisti delle gare del Qatar.
 


LE PAGELLE

Chaz Davies – voto 10 – Abbiamo esaurito gli aggettivi per definire il missile rosso che da settembre domina il mondiale Superbike, senza dare scampo ai suoi avversari, che lo vedono solo nei primi giri per poi salutarlo sul gradino più alto del podio. Nemmeno un assatanato Rea è riuscito ad avvicinarlo tanto da poter almeno tentare un sorpasso. Peccato che il tutto sia servito a poco, se non a farci capire che il prossimo anno Chaz e la Ducati possano davvero puntare al titolo.


Jonathan Rea – voto 9 – Sabato ha conquistato quello che era il suo obiettivo principale, e domenica sera si è finalmente divertito. E noi con lui. Avrebbe potuto essere una lotta ravvicinata tra lui e Davies se il cambio della sua Ninja (per la terza volta in questa stagione) non lo avesse buttato fuori pista. Guardarlo guidare nella seconda manche è stato spettacolo puro, ma in soli dieci giri e partendo indietro (terza fila) non ha potuto mettere il sale sulla coda all’irraggiungibile Chaz, anche se ci ha provato al punto da far segnare il nuovo record della pista. Restituisce a Tom quello che gli aveva tolto Baz, e tramuta un nemico in un amico.
 


Tom Sykes – voto 8 – Questa non è certamente la sua pista preferita, e si vede. Fatica in prova ed in Superpole, per cui poi in gara uno deve fare la comparsa e lasciare il titolo nelle mani del suo compagno di squadra. In gara due viene spazzato via dalla rimonta di Rea, che poi gli regala il secondo posto in campionato. Tiene viva la lotta per il titolo sino alla penultima gara, e questo gli vale un punto in più.


Sylvain Guintoli – voto 7,5 – Entra nella storia della Yamaha per aver portato per la prima volta sul podio SBK la nuova R1. Così come aveva fatto lo scorso anno, si sveglia a fine campionato, quando deve trovare una sella per la stagione successiva. Ma quest’anno ha il giusto alibi della rovinosa caduta di Imola. Quarto in Superpole e in Gara-2, terzo il sabato. Un weekend sempre al vertice.
 


Nicky Hayden – voto 7,5 – Se va forte anche in Superpole, allora vuol dire che si è definitivamente ambientato in Superbike. In Gara-1 parte forte, ma poi nel finale cede due posizioni. Sfortunato domenica, quando rompe l’ultimo motore nel warm up e deve partire dalla pit line con quello nuovo, conquistando comunque un buon settimo posto.


Leon Haslam – voto 7 – Ad un anno dalla sua vittoria di Losail in Superbike, il buon Leon dimostra di saper ancora andare in moto, nonostante un anno trascorso su una Kawasaki che non è nemmeno lontana parente di quelle che corrono in Superbike. Pur partendo dalla sesta fila, domenica Haslam conquista un incredibile quinto posto, che fa venire le vertigini alla Ninja di Pedercini, che era stata così in alto solo una volta: con West a Sepang (ma allora pioveva). Ha firmato un contratto come collaudatore Kawasaki, ma ………. in Superbike o nel BSB?


Xavi Forés – voto 6,5 – Bravo e veloce sia in Superpole che in gara. Forse qualcosa di nuovo da Borgo Panigale è arrivato anche a lui, che dimostra di saperlo sfruttare. Merita un’altra stagione con Barni.


Raffaele De Rosa – voto 7,5 – Nessuno fa miracoli, tantomeno con una BMW, ma il giovane napoletano ha dimostrato di meritarsi il viaggio premio regalatogli dal suo team e lo onora con ottime prestazioni, da veterano della Superbike. Speriamo che Bevilacqua trovi il budget per far correre tre moto nel 2017.
 


Lorenzo Savadori – voto 6,5 – Weekend difficile, vivacizzato da qualcuno dei suoi acuti. Si sta specializzando in rimonte. Speriamo che mamma Aprilia il prossimo anno gli dia qualche aiutino in più, perché se lo merita.


Alex Lowes – voto 5,5 – Sul lungo rettilineo di Losail la Yamaha dimostra di avere un gran motore. Il suo compagno di squadra lo sfrutta, lui no. Sesto in prova, settimo il sabato e decimo la domenica. Un weekend in calando.


Davide Giugliano – senza voto – Il suo è stato davvero un mesto addio al mondiale Superbike. Tanta generosità e tanta sfortuna, ma anche qualche demerito proprio, soprattutto nella gestione del suo futuro. Ora goditi la famiglia Davide, ma torna presto.