SBK 2015. Le pagelle del GP di Portimao

SBK 2015. Le pagelle del GP di Portimao
Carlo Baldi
Dieci a Rea, che vince anche sul bagnato; 9 a Sykes, sfortunato; 9 anche a Giugliano, gli manca solo la vittoria. Sette a Baiocco che è andato oltre le aspettative
8 giugno 2015

Punti chiave

Non lo ferma nemmeno la pioggia. Mancava solo questa conferma. Magari sotto la pioggia Rea avrebbe ceduto il passo ai maghi del bagnato o forse la sua Kawasaki, così performante sull’asciutto, avrebbe potuto essere meno competitiva sotto l’acqua. Niente di tutto questo. E’ piovuto, per la prima volta tutti i piloti si sono fermati per il flag-to-flag, ma non è cambiato nulla. Rea ha vinto ancora, sull’asciutto come sul bagnato. L’unico che prova a dargli del filo da torcere è il suo compagno di squadra Tom Sykes a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che la Kawasaki quest’anno è la moto migliore del lotto. E se sulla moto migliore sale il pilota migliore...


La Ducati affila le armi ma ci sono ancora dei problemi da risolvere che riguardano l’usura delle gomme sulla distanza, oltre alla “solita” velocità di punta sui lunghi rettilinei. In Ducati stanno lavorando sodo. Impegno, competenza e risorse non mancano e quindi armiamoci di pazienza ed aspettiamo che arrivino i risultati.


Anche in Aprilia si stanno impegnando, ma i nuovi regolamenti hanno penalizzato molto la RSV4 e sia Haslam che Torres fanno tanta fatica. Torres deve fare i conti la mancanza di esperienza in Superbike e con piste quasi sempre nuove per lui, mentre Haslam sta ancora soffrendo per i postumi della caduta di Imola, peggiorata da quella di Portimao in gara uno. In attesa che Melandri sfogli la margherita, sembra che a Misano anche Biaggi salirà sulla nuova RSV4 e quindi potremmo avere una contro prova del reale valore della nuova Superbike dell’Aprilia e non è escluso che possa essere lo stesso mostratoci dai due piloti del team Aprilia Racing-Red Devils, con la ovvia discriminante della classe e dell’esperienza del Corsaro.


Sui saliscendi della pista dell’Agarve abbiamo rivisto nelle zone alte della classifica le CBR del team Pata Honda Ten Kate. Guintoli è uno dei maghi della pioggia, ma quattro giri sono troppo pochi per rimontare e dar fastidio alle verdone, mentre l’acerbo VD Mark si è svegliato solo in gara due. Lowes e la Suzuki vanno bene in qualche sessione di prove, ma poi in gara scompaiono. De Puniet e Terol confermano come la Superbike non sia facile per nessuno, nemmeno per chi viene dalla MotoGP o per chi è stato campione in 125. Weekend da dimenticare per la MV e per Camier che a Portimao domenica ha percorso solo tre giri. Dov’è finita la F4 di Donington?


Se in SBK vincono solo gli inglesi, in Supersport ha trionfato la MV di Cluzel, nella Stock 1000 per la seconda volta abbiamo avuto un podio tutto made in Italy e nella Stock 600 Rinaldi, Tucci e Caricasulo sono sempre protagonisti, anche se vanno a sbattere con il “fenomeno” turco Razgatlioglu. Ci aspetta un futuro interessante.


Tribune quasi deserte in uno dei circuiti più belli del mondo. Ma Portimao è troppo lontana sia da Lisbona che da Siviglia e gli orari, fatti apposta per le televisioni, scoraggiano invece il grande pubblico.


Oggi tutti i team della Superbike sono rimasti a Portimao per una giornata di test che arriva al momento giusto per gli avversari di Rea, i quali possono finalmente provare nuove soluzioni per essere più competitivi già dalle prossime due infuocate gare di Misano. E non ci riferiamo al meteo.
 

 

LE PAGELLE


Jonathan Rea – voto 10

Per lui parlano i numeri: dieci vittorie, quattro secondi posti e quattro doppiette. Ad ogni round Johnny aumenta il suo vantaggio in classifica. Bravo e fortunato a dimostrazione che questo è proprio il suo anno. Commette un errore in Superpole (troppa confidenza con la moto) e per questo perde la “lode”, ma non abbiamo mai visto nessuno dominare la Superbike come fa lui.

 

Tom Sykes – voto 9

C’è a chi va tutto dritto e a chi va tutto storto. In gara uno decide di rientrare per ultimo al box per il cambio gomme, rientra in testa, ma poi viene tradito dal motore della sua Kawasaki. In gara due sale su un cordolo, rompe il cerchio posteriore e fora una gomma. Sfiga a parte, Tom resta l’avversario più toto per Rea e anche se la classifica è impietosa lui ci proverà sempre.

 

Davide Giugliano – voto 9

Sfrutta tutti i cavalli della Panigale per aggiudicarsi la sua seconda Superpole (sulle tre disputate). In gara uno rivede gli spettri di Donington, ma la pioggia gli getta un salvagente che lui agguanta per ottenere un insperato quarto posto. In gara due spinge al massimo, ma non oltre il limite e viene premiato dal secondo posto. Gli manca solo la vittoria. Ma ora c’è Misano.

 

Leon Haslam – voto 8

Se avesse saputo che la vita in Aprilia è così dura forse restava alla Honda. A parte le battute Leon deve perdere un turno di prove per un problema tecnico, ma poi nonostante le costole rotte a Imola gli facciano ancora male, risale la corrente e parte in seconda fila. Nella prima gara lotta per il podio ma commette un errore e poi la pioggia rende tutto più difficile. Cade e peggiora la situazione fisica, ma nonostante faccia fatica a respirare sale sul podio in gara due. Che grinta.
 


Chaz Davies – voto 7,5

La sua Panigale ha poco grip e gli da poca fiducia all’avantreno, ma Mr.Ice è un vero martello e porta a casa un terzo ed un quarto posto, dopo aver ottenuto la prima fila in Superpole. Di più non poteva fare.

 

Sylvain Guintoli – voto 6,5

Quando vede le nuvole sopra Portimao fa la danza della pioggia, ma in pochi giri non si possono fare miracoli. Nella seconda si diverte con VD Mark ma alla fine gli arriva dietro. Ed era già successo in Tailandia. Tempi duri per i troppo buoni.

 

Michael VD Mark – voto 6

I primi due giorni sono da dimenticare e gli procurano una preoccupante quinta fila in griglia. La domenica l’adrenalina della gara lo risveglia e ottiene un nono ed un quinto posto. Si becca la sufficienza per aver vinto il Trofeo Ten Kate Honda in gara due.

 

Jordi Torres – voto 5,5

Impara in fretta la difficile pista portoghese, che è la peggiore che ci possa essere per il suo stile di guida. Resta ingolfato nel cambio gomme e in gara due da tutto quello che può. Ma è poco.

 

Matteo Baiocco – voto 7

Alzi la mano chi aveva previsto che il pilota di Osimo conquistasse la seconda fila a Portimao ed un sesto posto in gara due. Oltre le aspettative e non solo in Portogallo. Bravo Matteo
 


Nico Terol – voto 4

Ha attaccato in camera un poster di Baiocco. Lo spagnolo non si è adattato alla Panigale ed alla Superbike e la sua avventura con il team Althea sembra giunta ai titoli di coda. Forse già Misano sulla sua moto potrebbe tornare Fabrizio.

 

Alex Lowes – voto 5

Weekend da dimenticare per l’inglesino della Suzuki che dopo il quarto posto in Superpole la domenica naufraga sia sull’ asciutto (troppi errori) che sul bagnato.

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