SBK 2018. Melandri vince Gara-1 a Phillip Island

SBK 2018. Melandri vince Gara-1 a Phillip Island
Carlo Baldi
Grande gara di Melandri, che piega Sykes nel finale. Tre Ducati nei primi quattro posti, con Davies terzo davanti a Forés. Rea è quinto, in crisi con le gomme
24 febbraio 2018

Melandri si aggiudica la prima gara della stagione sulla pista australiana di Phillip Island, dopo una gara tatticamente perfetta che lo ha visto partire molto bene e portarsi subito alle spalle del fuggitivo Sykes, e subito dopo alle spalle di Rea. Nei primi giri il vantaggio del numero 66 della Kawasaki è arrivato anche a 1,3 secondi, ma già al sesto giro il suo vantaggio diminuiva, con Rea che gli si avvicinava, portandosi dietro Melandri. I tre procedevano quasi in fila indiana sino al quindicesimo passaggio, quando l’italiano della Ducati rompeva gli indugi e superava Rea, iniziando una rincorsa a Sykes che si concludeva all’inizio del diciannovesimo giro: sul rettilineo dei box, infatti, Marco prendeva la scia del pilota inglese e lo passava alla staccata della prima curva, per poi volare indisturbato sino al traguardo e conquistare così la sua ventunesima vittoria in Superbike, la seconda con la Ducati dopo quella dello scorso anno a Misano. Sykes non ha sbagliato nulla, ma ha semplicemente dovuto inchinarsi alla superiorità di Melandri, che ha saputo gestire meglio le gomme e nel finale ne aveva più di lui. Davies sale sul terzo gradino del podio grazie ad un finale in crescendo, nel quale si è sbarazzato prima di Forés e poi di Rea, in netta difficoltà con le gomme.

Il quarto posto di Forés premia la sua caparbietà, oltre chiaramente al lavoro della sua squadra, il cui valore oscilla tra quello di un team ufficiale e di un team privato. Sin dai primi giri Rea non era sembrato sicuro di sè: ha commesso alcuni errori e soprattutto ha fatto molta fatica a raggiungere il suo compagno di squadra, senza però riuscire ad affondare l’attacco decisivo, ma consumando le gomme e permettendo a Melandri, che lo seguiva, di salvaguardare le proprie. Quando l’italiano lo ha attaccato Johnny non è stato in grado di replicare, e a due giri dal termine è crollato facendosi superare da Davies e Forés: il quinto posto è il suo peggior risultato da quando corre per la Kawasaki, eccezion fatta ovviamente per le (pochissime) cadute o le rotture.

Lowes ha ottenuto il sesto posto, ma l’essere stato il primo dei piloti Yamaha (VdMark ha terminato in nona posizione) di certo non consola il team della Casa giapponese, che ha ambizioni maggiori. Tutta in rimonta la gara di Camier, decimo nei primi giri e settimo al traguardo. Un buon segnale per il team Red Bull Honda, che può solo crescere. La gara di Laverty è stata molto simile a quelle che il pilota dell’Aprilia ha disputato nel finale dello scorso anno. Dopo una buona partenza Eugene si era portato al quarto posto, ma in seguito ha perso posizioni sino a chiudere ottavo, a oltre 23 secondi da Melandri. Evidentemente il team Milwaukee non è ancora riuscito a risolvere il problema relativo all’eccessiva usura delle gomme. Buono il decimo posto di Mercado davanti ad uno stoico Baz, che nonostante la spalla dolorante non solo ha voluto prendere il via, ma è anche riuscito a concludere la gara. Razgatlıoğlu debutta in Superbike portando a casa tre punti ed un tredicesimo posto, mentre Torres, che stava facendo una buona gara con la sua MV Agusta, si è dovuto ritirare a quattro giri dal termine per una foratura alla gomma posteriore. Una caduta nel corso del tredicesimo giro ha poi tolto di scena Hernandez, con la Kawasaki privata di Pedercini.

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