SBK 2020. Si ricomincia da Jerez

SBK 2020. Si ricomincia da Jerez
Carlo Baldi
Dopo la lunga pausa questo weekend torna in pista la SBK. Nel round a porte chiuse di Jerez sarà ancora lotta a due tra Rea e Redding, che nei test si sono confrontati a forza di giri record?
29 luglio 2020

Si ricomincia! Dopo una sosta di cinque mesi, riprende questo fine settimana sul circuito di Jerez de la Frontera in Spagna, il Campionato Mondiale Superbike. Sarà ovviamente un round a porte chiuse e con tutti gli accorgimenti necessari per evitare il contagio da coronavirus. 

Il primo round disputato ai primi di aprile in Australia ci aveva fatto intravedere una stagione entusiasmante, con molti piloti finalmente in grado di lottare per la vittoria e per il titolo ed in grado di tener testa al Campione del Mondo Jonathan Rea, che da cinque anni non lascia scampo ai propri avversari, ma che a Phillip Island ha collezionato uno zero in gara uno e si ritrova ora ad inseguire in classifica, con 19 punti da recuperare sul suo compagno di squadra e leader del campionato Alex Lowes. I test che si sono svolti a Misano e a Barcellona, nei quali erano presenti quasi tutte le squadre della SBK, hanno evidenziato un acceso testa a testa tra Rea e l’alfiere del team Aruba.it Ducati Scott Redding, che a Phillip Island non aveva voluto rischiare, ma aveva comunque portato a casa tre terzi posti ed il secondo posto nella generale, a 12 punti da Lowes. 

Restando in casa Ducati, dobbiamo constatare come invece Chaz Davies continui a fare fatica. Dopo aver raccolto solo 19 punti nelle prime tre gare, il gallese non ha brillato nemmeno nei test, sempre conclusi dietro al suo compagno di squadra. Chaz giura che il feeling con la V4 stia ormai arrivando, e noi speriamo che abbia ragione, anche perché essendo in scadenza di contratto rischia davvero di perdere il posto in Ducati. 

Il leader Lowes è stato costantemente veloce nei test post quarantena, non lontano dal suo compagno di squadra, che ha certamente trovato un rivale in più rispetto alla passata stagione, quando nel suo box c’era Leon Haslam, che non gli hai mai dato del filo da torcere. Il figlio di Ron “Rocket” è passato alla Honda, smentendo chi lo vedeva sul viale del tramonto. Leon è quasi sempre davanti all’altro pilota del team ufficiale Honda, Alvaro Bautista. Se dobbiamo giudicare da quanto abbiamo visto nei test, le due Fireblade non sembrano ancora in grado di lottare con le moto più veloci, ma il colosso giapponese ha ribadito per voce del Racing Manager Alberto Puig di essere tornata in SBK per vincere e quindi sembra essere solo questione di tempo, per poter vedere i due piloti HRC lottare per la vittoria.

Chi invece la vittoria l’ha già ottenuta nella gara del debutto, è stato Toprak Razgatlioglu, primo in gara1, secondo nella Superpole Race e fermato dalla mancanza di benzina in gara2, quando sembrava avviato come minimo ad un altro podio. Il giovane turco si è adattato in fretta alla R1 ufficiale e sia nelle gare (quando ha potuto tagliare il traguardo) che nei test, ha sempre sopravanzato Michael Van der Mark, che è su quella moto da quattro anni e che è tornato da Phillip Island con 31 punti, 3 in meno di Toprak che è terzo, davanti a Rea.

Al termine della stagione l’olandese passerà in BMW, la quale sembra non aver ancora trovato il bandolo della matassa per far diventare competitiva la S1000RR. Tom Sykes, che in gara1 a Jerez sarà alla sua 300° partenza in SBK, nelle tre gare tra i canguri ha raccolto un nono ed un decimo posto in gara, mentre nella più breve Superpole Race è giunto sesto, a conferma che la moto tedesca soffre l’usura delle gomme sulla distanza. Eugene Laverty, che in Australia si era infortunato ed ha potuto correre solo gara1, ha ora a disposizione l’intero campionato per giocarsi il posto con Sykes, che appare però favorito alla conferma.       

Molti occhi saranno puntati su Marco Melandri, che debutterà sulla Ducati Panigale V4 del Barni Racing Team. Dopo la decisione di tornare a correre, il ravennate ha svolto solo una giornata di prove a Cremona e quindi dovrà sfruttare tutta la sua esperienza per fare bene con il team bergamasco. La pista andalusa è una di quelle favorite da Melandri che qui ha già raccolto due successi.    

Restando tra i piloti privati quello che ha più stupito nel primo round è stato senza dubbio Loris Baz, che ha conquistato 20 punti con la R1 del team Ten Kate. L’ex pilota MotoGP vuole continuare a stupire anche nelle prossime gare, per dimostrare di meritarsi una moto ufficiale nel 2021. Sfortunato in Australia, Michel Ruben Rinaldi è stato molto veloce nei test dimostrando un ottimo feeling sia con la Ducati V4 che con il suo team GoEleven e a Jerez potrebbe essere la rivelazione, così come a Phillip Island lo è stato Maximilian Scheib. Il giovane cileno in gara2 è rimasto a lungo assieme ai primi con la Ninja privata del team Orelac, per poi ottenere un inatteso settimo posto. Buone anche le prestazioni di Sandro Cortese che si confermato veloce anche nelle prove e che è deciso a togliersi delle soddisfazioni con la Kawasaki del team Pedercini.

Le recenti due gare di Misano CIV sono state molto utili a Xavi Fores che dopo le gare australiane non era più salito sulla ZX-10R del Kawasaki Puccetti Racing. A Misano, dopo le iniziali difficoltà lo spagnolo ha dimostrato di essere sulla strada giusta per emulare il suo predecessore Razgatliouglu. Nel team Yamaha GRT l’obiettivo dei debuttanti Federico Caricasulo e Garrett Gerloff è quello di accumulare esperienza ed il maggior numero possibile di punti.

E per finire una curiosità: nell’attuale schieramento, abbiamo sette vincitori sul totale di otto piloti che hanno vinto a Jerez. Sono Chaz Davies con 3, Alvaro Bautista, Jonathan Rea, Eugene Laverty e Marco Melandri con 2, mentre Tom Sykes e Michael Van der Mark di vittorie ne hanno una a testa. L’ottavo è Raymond Roche, che si aggiudicò entrambe le gare nel 1990. 

Ma in Spagna non correrà solo la Superbike, perché ci saranno anche i piloti della Supersport ed i giovani della Supersport 300, che faranno il loro debutto stagionale. Nella 600 comanda Andrea Locatelli, dominatore a Phillip Island con la Yamaha del team Evan Bros. Molti i suoi avversari ad iniziare dal nostro Raffaele de Rosa su MV e dal francese Jules Cluzel del team GMT94 Yamaha. Sarà assente il campione del mondo 2019 Randy Krummenacher, che come sappiamo ha rinunciato a correre con MV Agusta Reparto Corse ed al momento non si sa quando potrà tornare in pista e con quale team.

Oltre ai tre già citati saranno da tenere d’occhio anche i due piloti di Manuel Puccetti: il francese Lucas Mahias ed il tedesco Phillip Oettl, reduci delle due gare SS del CIV, entrambe vinte da Mahias.   

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