SBK. Le pagelle del GP della Malesia 2016

SBK. Le pagelle del GP della Malesia 2016
Carlo Baldi
E’ stato il weekend delle prime volte. La prima volta dopo tanto tempo che Sykes mette tutti in fila, compreso il suo ingordo compagno di squadra. La prima vittoria di Hayden che nega la prima vittoria di Giugliano
16 maggio 2016

Punti chiave

Ci voleva la pista di Sepang con il suo asfalto nuovo ed abrasivo, e soprattutto il clima malese, che oltre a temperature decisamente elevate ogni tanto ci regala vere e proprie bufere (o come è di moda dire oggi “bombe d’acqua”), per assistere ad un fine settimana strano quanto avvincente.


E’ stato il weekend delle prime volte. La prima volta dopo tanto tempo che Sykes mette tutti in fila, compreso il suo ingordo compagno di squadra, ed arriva in fondo senza consumare le gomme. La prima vittoria di Hayden che nega la prima vittoria di Giugliano. E’ stata anche la prima volta di West in Superbike, ed è capitata proprio nel momento giusto, visto le doti acquatiche dell’australiano. E’ stata la prima volta di De Angelis nei primi sette, in un weekend che ha visto anche il ritorno di Scassa in Superbike.


Ma è stata soprattutto la prima volta di Ayrton Badovini, sul gradino più alto di una gara del mondiale Supersport. Una storia da libro Cuore, che vi racconteremo nei prossimi giorni.


Pioggia, sole o vento che sia, alla fine indovinate chi raccoglie il maggior numero di punti? Sempre lui, il cannibale Rea, che vede salire a 42 il suo vantaggio su Davies e a 70 quello nei confronti del suo scomodo compagno di squadra. E le prossime due gare saranno proprio a casa sua, in Inghilterra. E se dovesse piovere ancora, quali altre prime volte ci riserverà questo fantastico mondiale Superbike 2016?

 

PAGELLE

Ecco i nostri voti ai protagonisti delle gare malesi.


Nicky Hayden – voto 9 – Era ora! Ecco la vittoria che tutti attendevamo. Un campione del mondo MotoGP non può venire in Superbike e non vincere almeno qualche gara. Una vittoria che era nell’aria e che è maturata a Sepang, dove per l’americano tutti i tasselli si sono incastrati nel modo giusto: una pista che gli piace molto, la pioggia, ed una CBR che continua a crescere e che sul bagnato può far valere le sue doti di maneggevolezza. Ora che si è sbloccato, Kentucky Kid potrà giocare quel ruolo da protagonista che senza dubbio gli compete.
 


Davide Giugliano – voto 8 – Era da Phillip Island gara2 che Davide non assaggiava il Prosecco. Dopo Imola avevamo scritto che c’era luce in fondo al tunnel, e Giugliano lo ha confermato in Malesia, con una gara dove abbiamo rivisto il suo talento e la sua grinta. La speranza è che il campionato del Giugliano 2.0, quello che non molla e non cade, sia iniziato a Sepang.


Jonathan Rea – voto 8 – Un martello. I suoi avversari debbono ancora capire quale siano le condizioni che lo possano mettere in difficoltà. Il suo obiettivo è la vittoria in campionato, e per lui tutto è finalizzato a questo risultato. Ancora una volta fa tutto quello che deve fare. Parte in prima fila, e poi in gara 1 si deve inchinare al suo compagno di squadra, che ormai è lontano in classifica. Sotto l’acqua fa la gara su Davies e riesce a stargli davanti. Può perdere qualche battaglia, ma non la guerra.


Tom Sykes – voto 8,5 – Maledetta pioggia! Poteva essere il suo weekend trionfale se Giove Pluvio non si fosse scatenato sull’autodromo di Sepang. Spazza via tutti i record in Superpole e poi sabato compie un capolavoro, smentendo quelli che si aspettavano la “solita” gara alla Sykes, che parte forte e poi sparisce nelle retrovie. Sotto la pioggia l’assetto della sua Ninja non lo aiuta, e senza trazione Tom chiude solo ottavo. Sfogherà tutta la sua rabbia agonistica tra due settimane a Donington”.
 


Chaz Davies – voto 7 - Perde il duello con Rea sia sull’asciutto che sul bagnato. L’inizio del weekend malese è stato drammatico per lui e per la Ducati, ma poi le cose sono migliorate, e il gallese è riuscito a limitare i danni. Nonostante il podio in gara 1, non è stato il Super Chaz che avevamo visto a Imola, ma che siamo certi di rivedere nelle prossime gare.


Anthony West – voto 8 – Che Anthony abbia del talento è fuori di dubbio, ma che lo abbia sempre gestito male è purtroppo altrettanto vero. Ad inizio stagione ha venduto il suo camper per pagarsi le spese e poter correre in Supersport (terzo posto a casa sua, a Phillip Island) ma poi i soldi sono finiti, e per tornare in pista West ha dovuto aspettare la chiamata di Pedercini. Personalmente non ho mai visto un pilota più forte sotto la pioggia. Ieri ci ha ricordato alcune delle sue memorabili gare sul bagnato in 250. Un pesce di nome Anthony.


Michael Van Der Mark – voto 6 – E’ giovane e caratterialmente ancora fragile. Dopo le deludenti prestazioni di Imola, in Malesia l’olandesino volante ho mostrato di essere tornato in forma. Settimo e sesto non sono risultati esaltanti, ma se non altro si è fatto vedere tra i primi, e l’aver visto il suo compagno sul gradino più alto del podio gli sarà senza dubbio servito da stimolo.
 


Alex De Angelis – voto 7 – Ci voleva la pioggia per farlo tornare nelle posizioni alte della classifica. Purtroppo le sue attuali condizioni fisiche (il suo braccio destro non ha ancora la forza necessaria, e lui guida praticamente con un braccio solo) lo penalizzano molto sulla pista asciutta, ma il bagnato richiede sensibilità, esperienza e coraggio. Tutte doti che non gli mancano.


Jordi Torres – Markus Reiterberger - voto 6,5 – Sull’asciutto ci siamo, sul bagnato no, ma non per colpa loro. Li accomuniamo perché entrambi hanno fatto ottime cose sabato, e sono poi “naufragati” sotto la pioggia di domenica. Markus è una delle belle sorprese di questo campionato, mentre Torres sta dimostrando di saper andare forte anche con la BMW. Diamo più tempo a loro ed al team Althea.


Alex Lowes – Voto 5 – L’inglesino della Yamaha non si smentisce. Con la pista asciutta parte forte, sbaglia e compie un grande recupero. Un film già visto. Sotto la pioggia cade e basta. Quando crescerà?