SBK. Le pagelle del GP di Germania

SBK. Le pagelle del GP di Germania
Carlo Baldi
Otto e mezzo a Rea, sempre più vicino al titolo; 9 a Davies e 6 a Sykes, errore gravissimo. Non arriva al 6 Giugliano, che non ha brillato. 7,5 per Hayden
19 settembre 2016

Non si può certo dire che in questo campionato Superbike 2016 manchino i colpi di scena. Sabato sulla sconnessa pista dell’EuroSpeedway Davies ha letteralmente dominato la gara, Rea è stato tradito dal cambio e Sykes ne ha approfittato per portare a soli 26 il suo distacco da Johnny. Sembrava la svolta decisiva di questa stagione, ma il giorno dopo è arrivata la pioggia ed è cambiato tutto. Sull’insidioso tracciato tedesco a dominare è stato Rea, Davies ha disputato una gara anonima e Sykes ha commesso un errore che porta a 47 il suo ritardo in classifica nei confronti del suo compagno di squadra.

Sabato oltre ad un immenso Davies e ad uno scaltro Sykes era stato Hayden a salire sul podio, mentre domenica oltre a Rea si sono messi in evidenza due outsider come De Angelis e Fores. La pioggia livella il valore delle moto ed esalta la sensibilità di guida e quindi la gara dell’italiano dell’Aprilia e dello spagnolo della Ducati assume un significato particolare, una rivincita di chi spesso non può competere per la vittoria a causa di una moto inferiore rispetto a quelle dei primi della classe.


La Superbike è tornata al Lausitzring dopo nove anni, ma nulla è cambiato. Soprattutto non è cambiato l’asfalto, nel senso che ora ha nove anni in più ed è pieno di buche ed avvallamenti. Al limite dell’impraticabile. Comprendiamo quindi i dubbi dei piloti che sotto la pioggia hanno voluto sincerarsi che la gara potesse avere uno svolgimento regolare. Brava la direzione di gara che senza curarsi delle dirette televisive ha seguito la volontà dei piloti ed ha atteso che fossero tutti concordi nel prendere il via. Un plauso ai quasi 29.000 spettatori, molti dei quali motociclisti, che nei tre giorni hanno reso meno desolate le immense tribune di questo tracciato stile Indy, incuranti della pioggia e del freddo. Certo se si potesse correre in Germania in agosto, anziché a settembre forse avremmo un meteo più favorevole ed una pausa estiva meno assurda.
 


LE PAGELLE

Ecco i nostri voti ai protagonisti del Lausitzring

 

Jonathan Rea – voto 8,5

In prova paga l’assurda decisione della Kawasaki di non aver svolto test estivi su questo tracciato, al contrario di quasi tutte le altre squadre. La sua Ninja non era a posto e si è visto in gara1, quando però a fermarlo è stato il cambio, che lo ha letteralmente gettato a terra. Ma la determinazione non gli fa certo difetto ed il giorno dopo il nordirlandese ha corso con una grinta incredibile unita ad un’abilità di guida eccezionale che lo ha portato a dominare una gara resa difficilissima dalle condizioni della pista. Alla fine riparte dalla Germania con un punto di vantaggio in più su Sykes e con due gare in meno da disputare.

 

Chaz Davies – voto 9

Bravissimo in Superpole e stratosferico in gara1, dove kaiser Chaz ha annichilito i suoi avversari vincendo con un vantaggio abissale. Dall’altare alla polvere però in Superbike il passo è breve e la pioggia lo ha costretto ad una gara completamente diversa da quella del giorno prima, nella quale il gallese della Ducati è stato bravo a limitare i danni. Sabato aveva forse riaperto il suo campionato, domenica lo ha definitivamente chiuso. Peccato.
 


Tom Sykes – voto 6

Questa volta bisogna tirargli le orecchie. Anche lui ha sofferto per la mancanza di test estivi al Lausitzring, tanto che una volta tanto non ha primeggiato in Superpole, ma dopo la giudiziosa gara 1 ci si aspettava che in quelle difficili condizioni e con il titolo di nuovo a portata di mano Tom continuasse ad usare la testa. Invece ha commesso un errore gravissimo che peserà come un macigno sull’esito del suo campionato.

 

Davide Giugliano – voto 5,5

 Non ha brillato in prova, dove non è riuscito a trovare l’assetto giusto e nella gara di sabato si è visto chiaramente. Sotto la pioggia era uno dei piloti favoriti, ma ha commesso l’errore di voler tenere il passo di Rea e lo ha pagato a caro prezzo. Davide è un pilota generoso ed un professionista, ma non vorremmo che la sua mente fosse concentrata più sul mercato che sulla pista.

 

Nicky Hayden – voto 7,5

Il voto avrebbe potuto essere più alto se domenica l’americano avesse gettato il cuore oltre l’ostacolo. Invece le condizioni della pista non lo convincevano e, assieme a Camier, Nicky è stato quello che più di tutti non avrebbe voluto che la gara iniziasse. Rispettiamo le sue decisioni e lo premiamo per una Superpole ed una prima gara ottime, arricchite dal suo quarto podio stagionale.


Jordi Torres – voto 7

 Per la BMW questa è stata la gara di casa e Jordi si è impegnato al massimo per far fare bella figura al suo team ed alla casa bavarese. Quinto in Superpole e ad un passo dal podio in gara1, lo spagnolo stava vivendo un weekend da ricordare. Ma la pioggia è grande nemica della S1000RR e domenica Torres ha pagato la scarsa competitività della sua moto sull’acqua. Non si è accontentato ed è scivolato.
 


Leon Camier – voto 7,5

Il suo team sta facendo un grande lavoro sulla F4 e Leon ogni volta che scende in pista sfrutta al massimo tutto quello che gli viene messo a disposizione. Un nuovo cambio ed una ciclistica sempre più performante esaltano le doti di guida dell’inglese. Quinto in gara 1, inizialmente non vuole prendere il via sotto la pioggia, ma poi arriva a meno di tre secondi da Fores. Per la MV ora il podio non è più un miraggio.

 

Lorenzo Savadori – voto 5

Stupisce ancora una volta nelle prove ed in Superpole, ma come lui stesso ha affermato, la gara è un’altra cosa. E’ giovane e talentuoso e sta facendo una stagione fantastica, grazie al suo talento e ad un team che gli da serenità e fiducia, però deve cadere meno. Deve proseguire nella sua maturazione, dimostrando di saper gestire moto e gomme e di adattarsi alle diverse condizioni della pista e del meteo. Tutto questo si chiama “esperienza” e quindi siamo certi che per Lorenzo sia solo questione di tempo.

 

Xavi Fores – voto 7

Lo spagnolo del team Barni conosce bene questa pista per averci corso nella SBK tedesca, ma nelle prove ha fatto molta fatica a trovare un buon set-up per la sua Panigale privata. Ha sofferto sull’asciutto, ma con la pista bagnata sono emerse la sua esperienza e le sue doti di guida. E’ il suo primo podio in Superbike e sia lui che la sua squadra se lo meritano proprio.
 


Alex De Angelis – voto 10

Sì lo so, è un voto esagerato per un secondo posto, ma è solo un modo per omaggiare un pilota che ha saputo riprendersi da un terribile infortunio ed ha sempre lavorato duro e dato il massimo, senza ascoltare chi lo dava per finito. Da inizio stagione Alex guida praticamente con un braccio solo e qualche mese fa ha dovuto subire l’ennesima operazione chirurgica, che però dovrebbe dare i risultati sperati e permettergli di tornare a guidare come sa. E’ la vittoria del cuore. Suo e di tutto il suo team, che non lo ha mai abbandonato nei momenti difficili.
 

La moto con cui VdMark ha tagliato il traguardo di Gara2
La moto con cui VdMark ha tagliato il traguardo di Gara2


Van de Mark – Voto 6

Le promesse prima o poi bisogna mantenerle, ma sino ad ora l’olandesino si è espresso a sprazzi. Solo decimo in gara 1, è poi caduto domenica sulla pista bagnata. Merita la sufficienza perché è risalito in sella ed ha portato al traguardo una moto disastrata. Il carattere non gli manca.

 

Sylvain Guintoli – voto 5

Ha l’alibi di essere tornato in pista dopo molti mesi di assenza, ma il nono posto in prova ed il nono posto nella prima gara sono risultati abbastanza deludenti, anche se è più deludente la sua quinta posizione sul bagnato, dove Sylvain una volta era imbattibile. Viale del tramonto?
 


Luca Scassa – voto 7

Corre a gettone dall’inizio dell’anno, ciò nonostante al Lausitzring Luca è andato sempre a punti e sotto la pioggia ha colto un buonissimo undicesimo posto. Una garanzia.


Gianluca Vizziello – voto 6

Ci si accorge di lui solo quando piove, ma non per demerito suo. La sua moto non è un missile, ma sul bagnato lui qualche punto lo porta sempre e comunque a casa.