I giornalisti danno un giudizio su Rossi e Ducati

I giornalisti danno un giudizio su Rossi e Ducati
Giovanni Zamagni
Meda, Porta, Masetti, Bollini, Scalera, Pernat, Angeletti e Falsaperla. Abbiamo chiesto loro se si aspettavano una reazione così rapida da parte di Ducati e se Rossi ora otterrà risultati migliori | G. Zamagni, Assen
23 giugno 2011

Punti chiave

 
ASSEN – Inutile nascondersi dietro un dito: sulla Ducati e su Valentino Rossi ho sbagliato ogni pronostico. Sinceramente ero convinto che Valentino avrebbe ottenuto risultati migliori, così come non credevo che la Ducati sarebbe stata capace di una reazione tanto veloce. Adesso che ad Assen è arrivata la GP11.1, profondamente modificata nel telaio e, di conseguenza, anche nel motore, non so bene cosa aspettarmi. Così ho deciso di evitarmi l’ennesima figuraccia e ho chiesto un’opinione ai giornalisti italiani che seguono il motomondiale, ponendo loro due domande:

1) Ti aspettavi una reazione così rapida e così importante da parte della Ducati?
2) D’ora in avanti ti aspetti risultati migliori da Valentino Rossi?


Ecco il risultato della mia mini-inchiesta.


FILIPPO FALSAPERLA (Gazzetta dello Sport)

1) Non era assolutamente immaginabile una cosa del genere. Rifare una moto praticamente da zero a metà stagione per una Casa piccola come la Ducati è qualcosa di non prevedibile e forse frutto di una strategia di attacco, che va oltre il limite della logica.
2) Sicuramente l’aspetto psicologico potrebbe avere un influsso positivo, così come il dover dimostrare qualcosa di importante. Credo però che cambiare il carattere di una moto con qualche mossa non sia possibile: questa moto doveva essere la 2012 e in tempi non sospetti (durante la presentazione di Madonna di Campiglio, nda) era stato detto che la GP12 non sarebbe stata una rivoluzione, ma una semplice evoluzione. Probabilmente ci saranno dei miglioramenti, ma la distanza è ampia: recuperare fino a vincere mi sembra molto difficile. Sarà forse più facile avvicinarsi al podio”.


PAOLO SCALERA (Corriere dello Sport)
1) Una risposta così rapida è stata una sorpresa, però nell’ultimo mese e mezzo tutti i test fatti con la GP12 facevano pensare che, quanto meno, avrebbero cercato di utilizzare gli sviluppi sulla GP11. Non mi aspettavo che addirittura facessero debuttare una moto completamente nuova, che può far fare dei grossi passi in avanti, ma anche con grossi rischi.
2) All’inizio sarà un po’ difficile, ma se hanno preso questa decisione così rischiosa e sicuramente costosa, anche se, su questo aspetto, Filippo Preziosi (l’ingegnere direttore tecnico di Ducati Corse, nda) ha minimizzato, significa che hanno avuto dei riscontri positivi: per un miglioramento minimo non l’avrebbero fatto.


GUIDO MEDA (Sport Mediaset)
1) Non mi aspettavo da Ducati una reazione così rapida. Stupidamente, però: avrei dovuto pensarci, avrei dovuto ricordarmi delle parole che Valentino ci ha detto più volte nel corso di questa stagione, di come si trova bene in questo gruppo di lavoro, di come in Ducati siano più reattivi. Ce l’aveva detto che non c’era paragone con i giapponesi e aveva ragione.
2) No. Nel senso che penso che sia giusto ad avere un briciolo di pazienza. Mi aspetto che arrivino risultati migliori, ma non subito. Mi aspetto che lui abbia un feeling migliore con questa moto: forse al Mugello potrà andare bene, dove ha già girato con una moto simile, con la 1000. Ma qui ad Assen non ci si può aspettare certo che vinca o stravinca: sarebbe follia.


MASSIMO ANGELETTI (Rai)
1) In parte mi aspettavo una reazione della Ducati: ero rimasto sorpreso per la mancanza di risposte. Un’azienda come la ducati, essendo piccola, ha fatto della tecnologia la sua arma migliore e mi stupiva che non la mettesse in campo: quindi non sono molto sorpreso di questa risposta tecnologica.
2) Rossi è un’incognita: fino a oggi è mancato proprio questo feeling. A Valentino certamente non manca la classe, la tecnica, il coraggio, ma manca la confidenza, la fiducia con la moto. Spero che con queste novità la possa trovare: lo vedremo subito dai risultati”.


CARLO PERNAT (Griglia di Partenza, manager di Capirossi)
1) Era nell’aria una reazione violenta della Ducati. Non mi aspettavo una reazione totale, perché qui stiamo parlando di una moto completa. Essendo una piccola azienda è un’azienda snella: questo è un bene.
2) Difficile dire se arriveranno anche i risultati. Valentino è ancora il pilota più forte di tutti, ma quando non hai feeling con un motore è molto duro riprenderlo. Sarà una scommessa. Non è molto difficile andare meglio delle prime sei gare, specialmente non per quanto riguarda la posizione ma il distacco:la battaglia sarà vinta se i distacchi dal primo diminuiranno.


ALBERTO PORTA (Sport Mediaset)
1) Non mi aspettavo una reazione così imponente e di così tanta sostanza. Ci aspettavamo un netto passo in avanti: è stato fatto un salto nel futuro, tornando poi al presente con il motore 800.
2) Sono convinto che Valentino riuscirà a ottenere migliori risultati, perché il feeling che si crea tra pilota e moto, al di là delle prestazioni, conta molto: con la GP12, Valentino si è subito trovato bene, adesso si tratta di ricreare l’alchimia tra moto e pilota: speriamo sia sufficiente per rivederlo sul podio.


ALEN BOLLINI (Mediaset Premium)
1) Non mi aspettavo assolutamente una reazione del genere. Solamente la Ducati, con la mentalità italiana, potesse fare una cosa del genere: hanno fatto bene, anche in prospettiva futura.
2) Difficile che arrivino già dei risultati in questo GP, perché serve tanto tempo per sistemare una moto. Da qui alla fine della stagione, però, ci saranno dei miglioramenti e potremmo vedere Valentino costantemente davanti.


MARCO MASETTI (Giornalista freelance)
1) Una sorpresa, decisamente superiore a qualsiasi previsione-
2) Mi aspetto risultati migliori, perché questa è una moto che sente sua, mentre l’altra, la GP11 l’ha definita figlia di altri piloti: quindi bocciata, è stata sua la colpa!