Lo sfogo di Melandri contro Ducati

Lo sfogo di Melandri contro Ducati
Giovanni Zamagni
Dopo l'ennesimo risultato deludente di Valentino sulla Ducati, Melandri si sfoga su Twitter: "Non ho il talento di chi ha vinto 9 mondiali, ma..." | G. Zamagni, Jerez
28 aprile 2012

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JEREZ – Viste le grandi difficoltà di Valentino Rossi sulla Ducati, in molti affermano: “Allora aveva ragione Marco Melandri!”. Una tesi che, personalmente, non condivido, perlomeno in parte: Marco aveva ragione – questo ormai è assodato – nel segnalare i problemi della Desmosedici, ma è più che comprensibile che in Ducati non lo ascoltassero, perché con la stessa moto il compagno di squadra Casey Stoner vinceva o, comunque, era sempre davanti. Vinceva, è bene ribadirlo, non lottava per il sesto posto, come ha fatto fino adesso Hayden. Altra differenza, a mio modo di vedere sostanziale, è che Melandri ha smesso di lottare dopo la prima gara, Rossi ci ha provato per un anno intero, buttandosi per terra dodici volte. Ecco perché le due situazioni non sono comparabili, anche se il risultato finale è lo stesso: Valentino non riesce in nessun modo a guidare questa moto e pare destinato a non riuscirci nemmeno in futuro. Con l’aggravante, certo, che si è cercato di rendere la moto competitiva, senza riuscirci, almeno per il momento.

Comunque la si veda, le difficoltà di Rossi rappresentano per Melandri una grande rivincita e su twitter il campione della BMW si è tolto qualche sassolino.
“Non ho il talento di chi ha vinto 9 mondiali, ma ho avuto l’umiltà di aver rinunciato a milioni di euro e di rimettermi in gioco senza scuse e senza l’appoggio della stampa dalla mia. Scusatemi, ma questa è una vittoria come uomo, perché ho rispettato me stesso e ne vado fiero!! Ringrazio chi mi è stato vicino nei momenti difficili. Perché odiavo tutto e tutti e grazie a loro non ho mai smesso di credere in me. Non critico chi è in difficoltà perché so cosa sta passando, ma chi ci vuole fare credere che la soluzione è dietro l’angolo”.

A parte la frase finale – non si capisce bene a chi si riferisca Marco quando dice che “critica chi vuole fare credere che la soluzione è dietro l’angolo -, il suo sfogo è umano e comprensibile.