MotoGP 2018. Lorenzo: "Guido la Ducati quasi come la Yamaha"

MotoGP 2018. Lorenzo: "Guido la Ducati quasi come la Yamaha"
Giovanni Zamagni
E’ il momento di Jorge: dopo il successo in Italia, la firma con la HRC, ecco il miglior tempo al Montmelò. “Non sarà sempre così, arriveranno piste più complicate, ma adesso mi sento a mio agio con la moto: non sono ancora completamente naturale, ma sono molto vicino”
15 giugno 2018

MONTMELO’ – E’ il pilota del momento. Ha vinto al Mugello, ha firmato un contratto di due anni con la HRC, è il più veloce nelle libere del GP della Catalunya, non solo nel singolo giro, ma anche nel passo. Jorge Lorenzo, finalmente, sorride soddisfatto.

«E’ solo venerdì, però. Ho tenuto un buon ritmo sia nelle FP1 sia nelle FP2: la sensazione è molto buona, posso spingere molto più di prima».


Si può dire che il GP d’Italia abbia rappresentato una svolta?

«Secondo me questa svolta, come la chiamate voi, è iniziata prima, molto prima: c’erano stati segnali che qualcosa potesse cambiare. Mancava un ultimo pezzo, il serbatoio, che è arrivato al Mugello: un pezzo che mi dà un 1% di velocità in più, quindi poco, ma che mi permette di guidare con molta meno forza, mi consente di salvaguardare energie importanti per la gara. Se fosse arrivato prima, sarei arrivato più velocemente a certi risultati».


Adesso si può essere sicuri che sarai sempre competitivo?

«Sempre è una parola grande in MotoGP, dove tutto cambia molto velocemente. La nostra moto è migliorata ed è più completa di prima, ma arriveranno circuiti, come per esempio il Sachsenring o Phillip Island dove faticheremo molto di più. Ma in certi tracciati, come questo, si può fare molto bene».


Si può dire che adesso guidi la Ducati come riuscivi con la Yamaha?

«Anche se sarà difficile trovarmi con la Ducati in modo del tutto naturale, si può dire che siamo molto vicini. Ho rivisto le immagini in televisione: effettivamente riesco a sfruttare bene la moto, posso andare forte anche con la Ducati sfruttando il mio DNA».


Marquez e gli altri rivali dicono che anche tu sei in lotta per il titolo; sei d’accordo?

«Mi piacerebbe dirlo, ma la MotoGP di oggi è molto equilibrata, cambia tutto da una pista all’altra. Adesso è molto difficile vincere 4 o 5 gare di fila, non è più il periodo nel quale ci sono solo quattro piloti forti. E’ vero che Marquez potrebbe fare un altro zero, ma io al titolo non ci penso».