MotoGP 2018. Rossi: "Ero convinto di giocarmi il podio"

MotoGP 2018. Rossi: "Ero convinto di giocarmi il podio"
Giovanni Zamagni
Valentino commenta un quarto posto al di sotto delle sue aspettative: “Sapevo che Márquez e Viñales erano più veloci, ma speravo di potermela giocare con Iannone... Invece, con l’innalzamento della temperatura, sono andato in crisi con la gomma davanti”
23 aprile 2018

AUSTIN – Era convinto di poter conquistare il podio, invece si deve accontentare di un quarto posto che, inevitabilmente, diventa un po’ deludente.

«Nel complesso è stato un GP positivo perché sono sempre stato nelle prime posizioni, ma è vero che speravo di lottare per il podio: non ce l’ho fatta e per questo sono un po’ deluso. Sapevo che Márquez e Viñales ne avevano più di me, ma io ero convinto di giocarmi il podio con Iannone, Zarco e Crutchlow. Zarco e Crutchlow sono riuscito a batterli, Iannone no, ne aveva più di me, è stato più veloce».


Cosa è cambiato rispetto alle prove?

«Ieri ero contento, avevamo un buon passo, ma ero al limite con la media al posteriore. Con l’innalzamento della temperatura siamo stati indecisi fino all’ultimo se cambiarla a favore della dura: alla fine, abbiamo mantenuto la media, ed è stata la scelta giusta. Sono però andato in crisi con l’anteriore: non potevo spingere in frenata e guidare come durante le prove».


Perché Viñales è stato più efficace di te?

«Lui aveva una moto un pochino differente (intende nella messa a punto generale, ovviamente, NDA) e aveva qualche decimo di vantaggio su di me. E’ stato più bravo».


Adesso si va in Europa: cosa ti aspetti?

«Nel 2017 ero stato molto veloce nelle prime tre gare, tanto che ero arrivato a Jerez in testa al mondiale. Poi però abbiamo sofferto tantissimo, non siamo più stati competitivi. Quest’anno sono più indietro in classifica, ma mi sento meglio con la moto: sono curioso di vedere come si comporta la M1 su piste completamente differenti per asfalto, grip, tipologia di curve».


La Suzuki è al suo secondo podio consecutivo: credi che ormai possa essere sempre competitiva?

«E’ migliorata tantissimo sia nell’erogazione del motore sia in accelerazione in uscita dai tornantini. Iannone, poi, è uno che ci dà il gas: credo che ci daranno problemi spesso».


La Honda fa paura?

«Sicuramente preoccupano, stanno andando molto forte. Ma noi pensiamo alla nostra moto: qui, su una pista mai favorevole alla Yamaha, ci sono due M1 nei primi quattro: non è andata malissimo…».


Lorenzo ha detto di essere completamente demotivato e triste: anche tu sei passato da una situazione così, come se ne esce?

«Per me non è stato facile. Ma lui è un pilota fortissimo, sono sicuro che si riprenderà».