MotoGP. Rossi: "Non ho potuto combattere"

MotoGP. Rossi: "Non ho potuto combattere"
Giovanni Zamagni
L’obiettivo di Valentino era il terzo posto dietro alle due Ducati, invece ha finito quarto dietro anche a Lorenzo. “Il più grosso problema è stato il poco grip dell’anteriore. L’aspetto positivo, è che il distacco è ridotto”. Su Iannone: “Contento per lui”. Su Fenati: “Una scommessa persa”
14 agosto 2016

ZELTWEG Un quarto posto, una medaglia di legno che fa male. Valentino Rossi, però, prova a vedere anche gli aspetti positivi.

«Sì, mi dispiace molto di questo quarto posto: l’obiettivo era salire sul podio. Sotto questo aspetto, il bicchiere è sicuramente mezzo vuoto, ma l’aspetto positivo è che sono arrivato a 3”8 dalle Ducati e 0”5 da Lorenzo: anche qui siamo stati competitivi. Purtroppo Jorge mi ha battuto, è stato più bravo di me».


Al di là della posizione, cosa ti rammarica?

«Mi spiace che non sono riuscito a combattere, avrei voluto fare qualche sorpasso in più, ma le condizioni erano difficili per tutti, era complicato fermare la moto, non avevo la situazione perfettamente sotto controllo, ho fatto qualche errore e ho chiuso quarto. Inoltre, stando dietro ad altre tre moto, i freni si sono scaldati troppo e anche per questo non riuscivo a essere efficace in staccata. Ma il problema principale è stato lo scarso grip della gomma anteriore: forse bisognava montare quella più morbida come ha fatto Iannone (Una curiosità: Valentino è convinto che il pilota della Ducati abbia montato quella più dura al posteriore come tutti gli altri, ed è rimasto sulla sua convinzione. Ma non è così, Iannone ha utilizzato quella più morbida anche dietro, NDA). Nel complesso, però, è stato un fine settimana soddisfacente, abbiamo lavorato bene su una pista complicata per la Yamaha».


All’inizio il ritmo è stato piuttosto basso.

«Credo che i piloti Ducati abbiano un po’ “giocato”, all’inizio hanno amministrato sia il consumo delle gomme sia quello della benzina, ma quando hanno voluto spingere più forte hanno preso un po’ di margine, mentre io non sono riuscito a far niente per attaccare Lorenzo».

 

Se non altro, sei arrivato davanti a Marquez, hai recuperato due punti in classifica…

«Beh sì: se continuiamo così fra 100 GP l’avrò raggiunto in classifica… Scherzi a parte, è comunque importante arrivargli davanti, dobbiamo continuare a essere competitivi in ogni GP. A cominciare, naturalmente, da settimana prossima a Brno».


Cosa ti aspetti dal GP della Rep. Ceca?

«A Brno vinsi la mia prima gara nel 1996 e tante volte sono stato protagonisti, ma nelle ultime stagioni ho sempre faticato e ho preso paga da Lorenzo: sono proprio curioso di vedere come andrò quest’anno».


Che effetto ti fa vedere vincere Iannone con la Ducati, con la moto con la quale tu hai fallito?

«Andrea mi è simpatico, è uno che mi fa ridere quando siamo insieme, quindi non mi dispiace che ce l’abbia fatta dove io non ci sono riuscito. E poi è passato così tanto tempo…».


Ma credi che la competitività della Ducati sia sporadica o potrà ripetersi?

«Mi ha impressionato non solo per la velocità, ma anche per come ha utilizzato le gomme su questa pista: io credo che saranno competitivi anche a Brno».


E di Fenati (lasciato ieri a casa dal team VR46) cosa puoi dire?

«E’ un grandissimo peccato, non siamo contenti di questa situazione. E’ come perdere una battaglia: lui ha un grande talento, avevamo programmato al meglio il suo futuro, eravamo convinti di riuscire là dove altri avevano fallito. Vorrei trovare le parole giuste: avremmo voluto farlo diventare un professionista».


Nel comunicato c’è scritto che, per il momento, è stato sospeso per un GP: ma veramente lo vedremo a Brno?

«Non credo».


Ci puoi dire cosa è successo?

«Sarebbe bello che lo sapeste… Diciamo che Fenati, ogni tanto, dà in escandescenze. Diciamo che accade ogni 3-4 gare, poi si calma, ma poi si torna sempre lì…».